Licht: ma non era “morto”?

scritto da Pier Luigi Giganti

Attenzione a dare per morto Stefan Lichtsteiner perché con il granitico terzino lucernese si sbaglia sempre.

Annunciato in partenza dalla Juventus da un paio di anni a questa parte e per la seconda volta di fila escluso da Allegri per i gironi di Champions, “Licht” sembra avere sette vite.In campionato ha giocato da titolare in otto dei nove impegni bianconeri sin qui in cartellone e questa sera con la Spal partirà nuovamente dal primo minuto.

Non sempre le sue prestazioni sono state indimenticabili, questo è vero, ma non hanno di sicuro mai lasciato a desiderare a livello di determinazione.

Gli infortuni dei suoi colleghi di reparto – De Sciglio e Höwedes su tutti – gli hanno spianato la strada, ma farsi trovare sano e integro quando è necessario è una delle virtù del 33enne.

Come capitano della nazionale rossocrociata Lichtsteiner ha avuto l’opportunità di votare ai recenti FIFA Awards e ha dato la sua preferenza a Buffon come portiere, CR7 come giocatore (davanti a Ramos e Buffon) e Zidane come allenatore (preferito a Simeone e Pochettino, mentre ha snobbato Allegri).

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