Lucerna, Weiler: “Il calcio è un mondo a sé, non puoi sapere cosa ti riserverà il futuro”

scritto da Claudio Paronitti

René Weiler è soddisfatto del lavoro fatto sinora – © sport.ch

René Weiler, tecnico del Lucerna, si è confidato in un’intervista esclusiva concessa alla Luzerner Zeitung, in cui ha parlato di futuro, del rapporto con l’amico Lucien Favre e del lavoro con la società

“La mia intenzione è chiara – dichiara inizialmente il 45enne -: proseguire la collaborazione con il Lucerna come da contratto. Nel calcio, tuttavia, non si può guardare troppo in là. Nessuno sa cosa ti attende fra due anni, figuriamoci tra qualche mese. Lo sviluppo dei metodi prefissati sono determinanti per un allenatore. L’importante è che tutti gli elementi in gioco lavorino all’unisono”.

“Con Lucien Favre ho lavorato durante un periodo in cui mi trovavo in Argentina. È stato tanto tempo fa – prosegue il mister biancoblù -. Io avevo appena firmato per il Winterthur, mentre lui allenava il Servette. Assieme, guardavamo le partite e analizzavamo o giocatori. La nostra filosofia di gioco è simile, ed è basata principalmente sui dettagli. Mi è sempre piaciuto il suo modo di vedere il calcio, è un perfezionista. Ciononostante, siamo due persone differenti e mai mi immaginerei di copiare uno stile di un collega”.

“Trovo che con Remo Meyer (direttore sportivo del club, ndr) stiamo facendo un buon lavoro – dichiara ancora Weiler -. Ci sono dirigenti e allenatori che si consultano costantemente tra di loro. Questo è un fattore determinante per la riuscita di un progetto. È presente e non è invasivo. Mi piace lavorare con lui”.

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