Lugano, Abascal: “Le partite iniziano tutte con un punto”

scritto da Claudio Paronitti

Terminata la rifinitura da poco, ecco mister Guillermo Abascal pronto a rispondere alle domande dei giornalisti in vista della trasferta di domani sera a Sion. Ecco le sue dichiarazioni pre-gara

“Junior? Si è allenato il mattino presto, parte con noi e poi decido io se sarà titolare”.

“Sabato abbiamo fatto bene tante cose, la squadra ha subito poco. Il cambio di Junior ha cambiato un po’ gli automatismi là davanti. Per tutti ogni partita sarà diversa. Dobbiamo pensare ‘le partite iniziano con un punto, per non conquistarlo devi sbagliare'”.

“Il Sion? È una squadra pericolosa, non dobbiamo lasciarli arrivare sulla trequarti. Dobbiamo fare la nostra partita”.

“I ragazzi sanno perfettamente che ogni settimana devono fare punti. A livello mentale siamo pronti per questa sfida”.

“Kiassumbua? Su ciò che è accaduto in partita lavoro con il preparatore dei portieri. Noi dobbiamo però pensare a fare punti ogni partita. Tutti, anche i portieri, partono da zero”.

“Mihajlovic? Sta bene come tutti. Dragan lo conosco, non solo dal mio arrivo a Lugano. A livello difensivo e offensivo è un giocatore importante. Le scelte del vecchio allenatore non le discuto. Per me è un giocatore molto importante”.

“È stato un periodo molto frenetico, è vero. Dopo la partita e le riflessioni ho iniziato a vivere questa esperienza al massimo. Io arrivo da un’altra squadra, entrare in un’altra realtà non è semplice. Ora abbiamo tutte le motivazioni per fare bene. A livello caratteriale abbiamo un buon gruppo. Anche in Challenge ho trovato giocatori più ‘freddi’ di quelli che ero abituato ad allenare. Non dobbiamo dimenticare che ci sono giovani che devono essere seguiti dai senatori”.

“La pressione, è ovvio, la sento. Ma non è una pressione asfissiante. Mi va benissimo così. Non mi piace lavorare senza. Questo periodo non è pressante, perché si è dimostrato di saper battere chiunque. Noi dobbiamo essere convinti di lavorare per migliorare”. “Ora come ora un giocatore come Junior non c’è. È compito mio cambiare per “sfondare”. Può essere positivo perché possiamo sorprendere gli avversari quando manca lui”.

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