Lugano: altro che Europa, conta solamente salvarsi!

scritto da Claudio Paronitti

A seguito della quarta sconfitta di fila, l’obiettivo unico della stagione bianconera torna a essere la conquista della salvezza il prima possibile

Se venerdì, nella conferenza stampa di presentazione della partita con il Lucerna, mister Pierluigi Tami aveva parlato di un mese di aprile decisivo per raggiungere lo scopo dell’annata 2017-2018, c’è da credere che nelle due settimane di sosta dedicate alle varie selezioni nazionali i bianconeri riusciranno a cambiare marcia per farsi trovare alla ripresa freschi e pimpanti come ai bei tempi.

Ma cosa c’è dietro questa sicurezza del tecnico luganese? Difficile da dire dall’esterno. Anche perché la squadra vista nelle ultime uscite è tutto fuorché sicura dei propri mezzi. Basta una minima sbavatura difensiva per mandare tutto in frantumi. La tenuta difensiva pare come un castello di sabbia, pronto a sfaldarsi alla prima situazione complicata. Se poi, nel peggiore dei casi, arriva il gol della formazione avversaria (proprio come capitato contro San Gallo, Young Boys, Zurigo e Lucerna) nel momento in cui meno te lo aspetti, ecco che le insicurezze aumentano a dismisura.

Non che nella sconfitta di ieri contro i biancoblù i sottocenerini siano stati a guardare. Tutt’altro. Ciò che è mancato è quel pizzico di furbizia e intelligenza tattica in più, che servono a conquistare anche solamente un punto, il quale può rivelarsi decisivo nella spietata corsa alla salvezza. Fortunatamente, chi sta dietro – e pensiamo in particolare al Thun – mette in cascina punti con il contagocce. Però, non si può perennemente vivere delle disgrazie altrui. Ecco perché al ritorno in campo, a Pasquetta, il Lugano dovrà dimostrare di volere fortemente e con qualsiasi mezzo quell’obiettivo primario chiamato salvezza.

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