Lugano, Angelo Renzetti: «Probabilmente, considerati i punti racimolati di recente, bisognava cambiare guida un po’ prima…»

scritto da Claudio Paronitti

Con la conclusione del girone d’andata è giunto il momento dei bilanci in casa bianconera. Al termine del positivo punto conquistato contro lo Young Boys, Angelo Renzetti ha voluto tracciarne uno «a caldo» nella «mix zone» dello Stadio di Cornaredo

Il Presidente del Lugano si è espresso principalmente sulle partite disputate dal gruppo, con un pensiero rivolto anche al futuro, personale e societario. Ecco le sue sensazioni di metà dicembre.

«Abbiamo la seconda miglior difesa, e non è un aspetto da sottovalutare. Tuttavia, non siamo riusciti a segnare e, valutando con più ampiezza la situazione, non abbiamo raggiunto gli obiettivi prefissati. Probabilmente, bisognava cambiare l’allenatore un po’ prima, perché ultimamente abbiamo visto che, con le seconde linee, i punti racimolati sono stati parecchi. È andata così. Vorrà dire che abbiamo azzeccato il cambio. La rosa è comunque buona. A Kiev ce la siamo giocata fino alla fine e anche con lo Young Boys abbiamo tenuto testa a delle corazzate».

«Un mese fa avevo dichiarato che Filip Holender non poteva fare il centravanti. Oggi [ieri, ndr], a parte il gol clamoroso che si è divorato, ha giocato un’ottima partita. Nella prima parte di campionato il nostro problema è stato l’atteggiamento, un po’ remissivo con il pallone che, partendo dalla difesa, arrivava in attacco cinque minuti dopo. Evidentemente, anche le punte non si trovavano a proprio agio per svolgere il proprio compito».

«C’è poco da plasmare. Possiamo effettuare due operazioni e le faremo, a ragion veduta, a dipendenza delle uscite. La rosa è ampia e a livello di costi è impegnativa. Ci sono dei giocatori in scadenza, altri in prestito. Sono loro i primi a venir presi in considerazione. Il mercato? Dipende da chi esce e dalle opportunità, perché di soldi da spendere non ne abbiamo».

«Il discorso delle vendita o meno è diventato stucchevole. Non ne voglio nemmeno parlare ora. Se arriva qualcuno di serio, si prenderà la società. L’ho già detto e lo ripeto che non posso andare avanti all’infinito. Però, non intendo farmi prendere in giro da nessuno. Io sto facendo una cosa seria. Purtroppo, i miei interlocutori non si stanno comportando come mi attendevo. Vedremo cosa accadrà».

«Io sono convinto che questa squadra ha le capacità per giocare le qualificazioni all’Europa League. Se sarò ancora io al timone, faremo di tutto per arrivarci. Sarà ancora più soddisfacente giocare le eliminatorie in casa che andare direttamente ai gironi e peregrinare a costi esorbitanti».

Leggi anche questi...