Lugano, Angelo Renzetti: «Sono molto dispiaciuto per vari motivi»; Carlinhos Júnior: «Qui lascio un pezzo del mio cuore»

scritto da Claudio Paronitti

L’addio alla maglia bianconera di Carlinhos Júnior è stato ufficializzato ieri pomeriggio in un conferenza stampa congiunta con Angelo Renzetti nella sala dell’albergo luganese Villa Sassa

A seguito delle richieste del calciatore brasiliano, la società non ha potuto far altro che accontentare in un qualche modo le volontà del suo oramai ex-dipendente, bramoso di guadagnare di più in altri lidi. Anche se manca ancora il comunicato da parte del club di cui vestirà la maglia, il 25enne carioca è destinato a sottoscrivere un accordo con i giapponesi dello Shimizu S-Pulse, formazione che milita in J1 League.

Ecco, di seguito, le dichiarazioni rilasciate a margine dell’incontro del lunedì dai due protagonisti.

Angelo Renzetti (Presidente FC Lugano): «Sono molto dispiaciuto per tanti motivi, sia di ordine tecnico per via del calendario (Carlinhos Júnior avrebbe potuto giocare due o tre partite, ma non se l’è sentita), sia di ordine economico. Abbiamo guadagnato la metà del suo valore effettivo e questo per noi non è uno scherzo. Non posso essere contento. Ora, c’è un motivo in più per intervenire sul mercato. Cercheremo di azzeccarlo. Per farlo, ci servirà un anche un po’ di fortuna. I contratti? Conta sempre la volontà delle persone. Ai tifosi dico che mi dispiace di questa situazione. Dobbiamo essere ancora più circospetti. Alla fine, i nostri obiettivi sono cambiati, in particolare per le partenze a cui abbiamo dovuto confrontarci».

Carlinhos Júnior (attaccante, ex-FC Lugano e futuro elemento dello Shimizu S-Pulse): «La gente pensa che sia facile lasciare, ma non è affatto così. Ho vissuto dei momento incredibili e importantissimi per la mia vita e per la mia carriera sportiva. Quando sono giunto qui per la prima volta, tutti mi hanno mostrato la città e il modo in cui i ticinesi approcciano un nuovo arrivato. Ciò mi ha colpito molto. La scelta di partire? Dopo aver ricevuto questa offerta, ho parlato con la mia famiglia e l’ho presentata al Presidente Renzetti. Gli ho spiegato le mie volontà, in queste settimane la trattativa ha preso piede e infine è stato trovato l’accordo. Sono contento di approdare in Giappone, l’ho chiesto io. Avevo già discusso con il mio procuratore riguardo un futuro nel Paese del Sol Levante e così è successo. Da piccolo avevo fatto una lista di società in cui mi sarebbe piaciuto giocare e il Giappone era una di queste. Avevo inserito i club più grandi, ma alla fine è arrivata questa squadra che mi piace. La cultura giapponese è un altro aspetto che mi ha fatto propendere per un trasferimento. Mi piace conoscere una nuova cultura. I tifosi del Lugano sanno che ho dato tutto ciò che avevo. Qui lascio una parte del mio cuore. Adesso è arrivato un momento dove non giudico quello che ho fatto. È una scelta personale, che mi dispiace [aver preso]».

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