Lugano, buona la prima in attesa del “Cobra”

scritto da Claudio Paronitti

La prima settimana di allenamenti della preparazione invernale dei bianconeri si è chiusa con un buon test contro il Chiasso

Il 5-1 con cui i ragazzi di mister Pierluigi Tami hanno vinto contro quelli di Guillermo Abascal ha certamente mostrato che la squadra è in possesso di quell’equilibrio messo in atto nell’ultimo mese del girone d’andata. Un successo in un’amichevole lascia il tempo che trova, dirà qualcuno. Vero. Ma è pur vero che un derby è sempre un derby. E non cambia se si tratta di una partita di campionato, di Coppa oppure di un semplice galoppo di allenamento. Tutti vogliono fare bella figura. E vincere. E, si sa, vincere aiuta a vincere. Aiuta ad aumentare la fiducia in sé stessi e tutto ciò che ne scaturisce è la tranquillità e la positività con le quali si guarda avanti.

L’incontro di ieri pomeriggio – disputato sì sotto il sole, ma con un freddo che penetrava nelle ossa – ha visto i rossoblù parecchio intraprendenti nella prima parte di gara, in special modo fino alla metà della frazione, culminata con la rete della bandiera a firma Zoran Josipovic, uno dei tanti ex di giornata. Molto attivo è risultato essere l’ala d’attacco gambiana Assan Ceesay, che ha fatto ammattire un estraniato Eloge Yao. A proposito dell’ivoriano, la sua prestazione non è stata delle più positive, tutt’altro. Malgrado ciò, l’aiuto datogli da Domen Crnigoj, che occupava la medesima fascia, è stato tale da non permettere ai veloci giocatori offensivi della squadra di confine di creare ulteriori pericoli dalle parti di David Da Costa, che ha vissuto quarantacinque minuti tranquilli.

Nella ripresa il Lugano ha cambiato completamente volto. Gli undici scesi in campo inizialmente hanno lasciato il posto ad altri undici che hanno controllato a loro piacimento lo svolgimento del secondo tempo, lasciando a Joël Kiassumbua il non facile compito di rimanere concentrato a dispetto delle sporadiche azioni d’attacco del Chiasso. L’unico bianconero a non essere sceso in campo è stato Cristian Ledesma, bloccatosi il giorno precedente in allenamento. Si è rivisto per contro Marco Padalino, spostato qualche metro più avanti rispetto alla sua posizione originale. Il veterano ha offerto il suo contributo con delle sgroppate che portano la mente ai bei tempi.

Al termine della sfida, il numero uno luganese Angelo Renzetti, intervistato da “TeleTicino”, ha confermato che siamo alle battute conclusive per ciò che concerne l’arrivo in riva al Ceresio del 34enne bomber austriaco Marc Janko, al quale lo Sparta Praga ha dato il benservito dopo sei mesi di collaborazione (il 5 gennaio scorso avevamo cercato di dare un input al suo acquisto: clicca qui per rileggere il tutto) Il gigante di 1.96 metri, soprannominato il “Cobra”, firmerà presto un contratto di un anno e mezzo con la società sottocenerina. Prima, però, occorrerà vendere. In prima linea c’è – e non è una novità – Younes Bnou Marzouk, che anche ieri ha mostrato tutti i suoi limiti attuali, perdendosi in inutili giocate di fino all’interno dell’area di rigore avversaria.

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