Lugano-Grasshopper, tre punti obbligatori. Altrimenti saranno guai!

scritto da Claudio Paronitti

La sfida tra la nona e la decima della Raiffeisen Super League si annuncia incerta e pronta a creare ogni tipo di sorpresa

Le due squadre hanno iniziato la nuova stagione con il freno a mano tirato. Ne è logica conseguenza la posizione in classifica, con il Lugano penultimo con 3 punti e il Grasshopper addirittura ultimo con 0. Ma se i bianconeri, bene o male, hanno messo a segno 4 reti subendone 7, i biancoblù sono i peggiori della categoria in tutto e per tutto (solo 2 gol siglati e 8 al passivo).

La situazione, su entrambi i lati, non è per nulla rosea. I problemi ci sono, e sono reali. Guillermo Abascal deve far fronte a un roster non ancora completo, mentre Thorsten Fink, nonostante gli acquisti messi in atto dalla società, non riesce a dare la sua impronta a un club storico.

Gli innesti in casa bianconera ci sarebbero anche – vedi Miroslav Čovilo, Leotrim Kryeziu e Petar Brlek -, ma l’ufficializzazione tarda ad arrivare. Con questa sensazione di insicurezza è complicato poter lavorare con una certa tranquillità. In più, il reparto arretrato si è visto orfano tutt’un tratto di Vladimir Golemić. Se poi aggiungiamo il serio infortunio patito da Ákos Kecskés a inizio settimana, ecco che gli affari in riva al Ceresio sembrano andare di male in peggio.

Ottenere un risultato positivo (la vittoria) è un obbligo per la banda sottocenerina. I fantasmi di un ribaltone potrebbero rivelarsi in men che non si dica. Le minacce di “repulisti” diventerebbero realtà qualora la partita dovesse incanalarsi sui binari sbagliati.

Per far sì che il treno giunga a destinazione senza intoppi, occorrerà che l’autista guidi la sua ciurma con autorità, senza farsi mettere i piedi in testa da nessuno. I tanto paventati cambiamenti potrebbero avere un effetto positivo sul gruppo, che dovrà dare a fondo a tutte le sue forze per riuscire a scalare una montagna che, a oggi, sembra insormontabile.

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