Lugano, il canovaccio di questi giorni è ben definito

scritto da Claudio Paronitti

Normalmente, la pausa dedicata alle nazionali permette alle squadre di club di ripassare alcuni concetti che non hanno funzionato a dovere nel corso dello stint precedente

Quando invece – come accaduto la settimana scorsa a Lugano – c’è stato un cambio di allenatore, ecco che la situazione si modifica. In questo caso, il nuovo tecnico deve cercare di far passare il suo credo calcistico ai ragazzi. Ed è ciò che sta facendo Fabio Celestini.

Il mister bianconero – come da lui stesso dichiarato nella conferenza stampa di presentazione – si sta adattando alla qualità dei calciatori a sua disposizione, provando a massimizzare il lavoro attraverso le sue idee di gioco.

Non è dunque un caso se anche stamane il gruppo si è impegnato in un allenamento tattico, fatto di schemi offensivi di avvicinamento alla porta avversaria con conseguente conclusione verso lo specchio.

Da notare che il difensore centrale ungherese Ákos Kecskés ha svolto, per la prima volta dall’infortunio, l’intera sessione con i compagni, mentre Dragan Mihajlović e Mario Piccinocchi si sono aggregati ‘part-time’. Marc Janko, invece, non ha “calpestato” il terreno del B1 in quanto convocato con la nazionale austriaca; Carlo Manicone, poi, continua senza disturbi il suo percorso riabilitativo. Noam Baumann, infine, ne avrà ancora per qualche tempo.

Anche per la giornata di domani l’allenamento è programmato per le 10:15.

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