Lugano, in 15′ il Basilea fa la differenza

scritto da Claudio Paronitti

FC Basel 1893-FC LuganoA cavallo tra la fine del primo e l’inizio del secondo tempo gli uomini di Fischer premono maledettamente sull’acceleratore mettendo l’ipoteca su un successo agevole (il quinto in altrettante giornate), ma che il Lugano ha giocato (come aveva chiesto Manzo) senza demeritare più di quel tanto

Come prevedibile il possesso palla iniziale è tutto a favore dei renani, che trovano però parecchie difficoltà a costruire delle vere azioni pericolose, soprattutto grazie all’ottima organizzazione difensiva messa in campo dall’allenatore bianconero. Il primo tiro verso lo specchio della porta si registra dopo 11 minuti e a scagliarlo verso Salvi è Steffen dai 20 metri: una conclusione debole che non impensierisce più di quel tanto l’estremo difensore luganese. Passano otto giri d’orologio e Vécsei cerca di imitare l’esterno del Basilea. La finalizzazione è decisamente sbilenca e il pallone si spegne sul fondo, controllato da un Vaclik inoperoso per tutto il primo tempo. Lo stesso centrocampista ungherese viene poi colpito sullo zigomo da un gomito alto di Xhaka, che per quest’azione si merita il cartellino giallo. Alla metà di questa frazione il primo episodio di una certa caratura: Mihajlovic svirgola la sfera mettendola sui piedi di Bjarnason. Ci vuole però un super-riflesso di Salvi, che reagisce più in fretta di tutti e libera in tuffo. Al 29’ si registra una girata di Lang di poco a lato su calcio d’angolo di Delgado, che tre minuti più tardi si ripete. Stavolta è però Bjarnason di testa a sfiorare l’incrocio dei pali. Al 37’ Balanta entra a forbice su Alioski lanciato in velocità sulla fascia destra: ammonizione anche per il centrale colombiano. Quando tutto fa sembrare che la prima frazione termini con il risultato ad occhiali, ecco l’ennesimo corner rossoblù (l’ottavo) sul quale si porta Zuffi. Salvi fa un passo avanti, poi si ferma lasciando che il pallone lo scavalchi. Questi arriva sulla fronte di Suchy che non ha alcun problema a insaccare per il vantaggio renano, per quello che è il primo gol da calcio d’angolo di questa stagione per la formazione di Fischer. In quest’ultima occasione è arrivato l’unico calo di concentrazione dei primi 45’ in casa bianconera.

La rete messa a segno allo scadere della prima frazione mette le ali ai Campioni svizzeri in carica. Appena 3’ dal ritorno in campo, infatti, arriva già il raddoppio basilese. Steffen riceve palla sulla destra dopo un’incursione centrale di Xhaka e con un sinistro direzionato nell’angolo lontano sulla destra di Salvi infila il 2-0. In questa occasione, però, Jozinovic ha la colpa di non aver marcato da vicino l’autore del gol. Al 51’ è Sabbatini che ci prova con una conclusione dai 20 metri che finisce alta di non molto sopra la traversa. È solo un’azione estemporanea, in quanto due minuti più tardi Steffen lancia in area per Delgado. Il fantasista argentino si inventa uno stupendo colpo di tacco che libera al centro dell’area Doumbia: l’ivoriano anticipa nettamente Mihajlovic trafiggendo Salvi per la terza segnatura rossoblù. La partita di Vécsei termina dopo dodici minuti della ripresa, al suo posto entra Ponce e i bianconeri (una novità per quanto concerne questa prima parte di stagione) si trovano a giostrare con due punte di ruolo. Purtroppo il cambio non sortisce l’effetto sperato, perché tre minuti più tardi Zuffi illumina il “St. Jakob-Park” con un passaggio in profondità per Lang, che con un preciso sinistro batte Salvi. È il poker renano, e per quello che si è visto nel primo quarto d’ora del secondo tempo, non c’è nulla da eccepire. Il Lugano ha quantomeno il merito di non arrendersi mai. Dopo un pallone riconquistato in tackle da Sulmoni su Doumbia, Mariani passa la sfera a Sabbatini che d’istinto lancia Rosseti. L’attaccante aretino è un fulmine, supera in velocità Traoré e insacca in diagonale sulla prima vera palla giocabile che ha ricevuto nel corso dell’incontro. Al 76’ ancora Sabbatini scarica sulla sinistra per Jozinovic, che crossa in mezzo all’area per Ceesay, il quale però spara alle stelle la sua conclusione. Gli ultimi minuti passano con un Basilea che gioca al piccolo trotto, ma che si costruisce due buone occasioni per la “manita”: Janko (dopo aver commesso un fallo su Sulmoni) si divora il gol di piatto sinistro, mentre proprio allo scadere dei 3’ di recupero Xhaka su punizione costringe Salvi a un intervento in volo, con la palla che finisce in corner.

Si sapeva che andare a fare punti a Basilea era una sorta di “Mission Impossible”. Questo Lugano, a differenza di quello dello scorso anno, ha giocato molto concentrato (se si escludono i primi 15’ della ripresa dove i renani sono entrati con un spirito più combattivo rispetto all’inizio della gara) e con un’organizzazione di gioco che in futuro potrà essere l’arma in più.

FC BASEL 1893 (4-2-3-1) – Tomas Vaclik; Michael Lang, Marek Suchy, Éder Balanta, Adama Traoré; Taulant Xhaka, Luca Zuffi; Birkir Bjarnason, Matías Delgado (81’ Jean-Paul Boëtius), Renato Steffen (62’ Mohamed Elyounoussi); Seydou Doumbia (73’ Marc Janko)

FC LUGANO (4-3-3) – Mirko Salvi; Dragan Mihajlovic, Fulvio Sulmoni, Vladimir Golemic, Goran Jozinovic; Davide Mariani (77’ Antoine Rey), Jonathan Sabbatini, Bálint Vécsei (57’ Andrés Ponce); Ezgjan Alioski, Lorenzo Rosseti, Ofir Mizrachi (66’ Assan Ceesay)

ARBITRO – Pascal Erlachner; ASSISTENTI – Marco Zürcher, Markus Räber; QUARTO UOMO – David Schärli

RETI – 45′ Marek Suchy 1-0, 48′ Renato Steffen 2-0, 53′ Seydou Doumbia 3-0, 60′ Michael Lang 4-0, 66′ Lorenzo Rosseti 4-1

ST. JAKOB-PARK – 26’012 spettatori

RECUPERI – 1’ pt; 3’ st