Lugano in Europa, puntata 2, dal 1971 ad oggi, battuta l’Inter a Milano!

scritto da Walter Savigliano

Nel 1971 il Lugano partecipa per l’ultima volta nella sua storia alla Coppa delle Alpi. Questa edizione prevede 2 gironi di 4 squadre (2 svizzere e 2 italiane) con partite di andata e ritorno, da giocarsi solo fra compagini di diversa nazionalità e finalissima fra le 2 formazioni vincenti il proprio raggruppamento, prevista comunque in terra elvetica. I nostri vengono ancora sorteggiati contro Lazio e Sampdoria, stavolta da incontrare prima in trasferta e poi a Cornaredo, con il Winthertur designato come altra formazione svizzera del girone. Il 13 giugno si esordisce all’Olimpico di Roma, ma i padroni di casa prendono il sopravvento già dai primi minuti e la sfida termina con un perentorio 4-0. Soli due giorni dopo, però, il Lugano ottiene una bella rivincita, imponendosi per 2-1 sul campo della Sampdoria, grazie alle reti di Berset ed Arrigoni giunte nel giro di 3 minuti a metà della prima frazione di gioco. Nelle sfide casalinghe di ritorno, però, i bianconeri raccolgono solo 1 punto col pareggio 2-2 con la Lazio, seguito dalla sconfitta contro la Sampdoria e vengono inesorabilmente eliminati. Sarà la Lazio (paradossalmente retrocessa in quella stessa stagione in Serie B) ad aggiudicarsi la Coppa, superando 3-1 nella finale del St. Jakob, il solito Basilea.

Gol di Otto Luttrop contro la Lazio al Cornaredo

Il terzo posto ottenuto in Lega Nazionale A nella stagione 1970/71, permette comunque al Lugano di partecipare alla prima edizione in assoluto della Coppa UEFA, quella targata 1971/72 e così a settembre avviene il ritorno della formazione ticinese nelle Coppe Europee più importanti e un supplemento europeo sicuramente ben accetto. Stavolta i nostri sono sorteggiati contro il Legia Varsavia e i forti polacchi, che potevano contare su fior di giocatori, come il portiere Tomaszewski e gli attaccanti Deyna e Gadocha, tutti campioni di riconosciuta fama internazionale, anche stavolta non lasciano scampo al Lugano, che deve ancora abbandonare la ribalta europea dopo il primo turno. Nella gara di andata a Cornaredo, assente Prosperi, i polacchi trovano la prima rete al 18’ e poi raddoppiano al 61’ su rigore; un penalty di Luttrop porta il Lugano ad una sola lunghezza, ma poco prima del termine, l’ala destra Nowak ristabilisce le distanze, fissando il risultato sul 3-1 finale. Nel match di ritorno, nulla da fare per i bianconeri, che recuperato Prosperi fra i pali, chiudono la gara a reti inviolate.

Nel 1973 si registra un’altra apparizione del Lugano in Coppa Rappan, nel corso della quale i bianconeri raccolgono un magro bottino, racimolando un solo punto nelle 6 gare del girone, opposti, a dire il vero ad avversari per nulla trascendentali: gli svedesi dell’Örebro, gli austriaci del Voest Linz e i polacchi del Row Rybnik.

Una fase della gara casalinga contro il Voest Linz

  Negli anni ’80 il Lugano non partecipa ad alcuna manifestazione internazionale di rilievo, quasi come voler preparare al meglio il rientro in grande stile degli anni ’90. Nel 1991, infatti, arriva un bel secondo posto nel girone della Coppa Rappan, ottenuto dopo 2 vittorie casalinghe di prestigio, rispettivamente contro i rumeni dello Sportul Studentesc e gli austriaci dello Swarowski Innsbruck. Del girone facevano parte anche gli slavi del Buducnost, che, dopo aver battuto il Lugano al Cornaredo per 1-0 e perso la seconda gara in Austria, furono costretti al ritiro per lo scoppio della guerra in Jugoslavia. Rimasti con 2 soli avversari da superare, i ragazzi di Marc Duvillard si impongono dapprima per 4-1 sui rumeni, con reti di Corbetta, Zuffi, Sylvestre e Marco Walker; poi vengono battuti in Austria per 2-1 dall’undici allenato da Ernst Happel e nelle ultime 2 sfide perdono 2-0 in Romania e restituiscono all’Innsbruck il medesimo risultato, con le reti in rimonta di Zuffi e Tapia negli ultimi 10’, dopo aver subito il gol di Pacult.

Ma questa bella prestazione in Coppa Rappan passa quasi inosservata, davanti a quanto aspetta il Lugano negli anni immediatamente successivi, in ambito europeo. Con la meravigliosa vittoria in Coppa di Svizzera edizione 1992/93, ottenuta nella finale di Berna contro il Grasshoppers, superato per 4-1, i ragazzi di Karl Engel, ottengono il passaporto per la Coppa delle Coppe 1993/94. Il sorteggio per una volta si mostra benevolo e ai bianconeri, nel primo turno vengono opposti gli sconosciuti bielorussi del Neman Grodno, al loro debutto assoluto in una competizione internazionale. All’esordio in casa i nostri si impongono con un netto 5-0, con doppietta di Paulo Andrioli e reti di Nestor Subiat, Martin Fink e Daniele Penzavalli, entrato in campo da pochi minuti. Il ritorno diventa quindi una formalità e il Lugano può permettersi anche il lusso di concedere la vittoria per 2-1 ai bielorussi, davanti al loro pubblico entusiasta.

Tanto facile il primo, tanto impossibile il secondo turno e il Lugano si trova a dover affrontare un altro ‘mostro sacro’ del calcio Europeo: nientemeno che il Real Madrid di Hierro, Michel e Butragueño, tanto per fare dei nomi a caso! Lo strapotere degli spagnoli è subito palpabile dalle prime battute di gioco al Bernabeu, anche se, a dire il vero, i nostri chiudono più che dignitosamente la prima frazione di gioco sotto solo di una rete, a causa di un gol allo scadere del tempo dello slovacco Dubovsky (che sfrutta un’indecisione in uscita di Philipp Walker) e vengono poi battuti 3-0 dopo un rigore di Michel al 66’ e una sfortunata autorete di Walter Fernandez 4’ dopo. Il 29 settembre a Cornaredo è festa comunque e sono circa 8.000 gli spettatori che assistono alla gara di ritorno, che vede il Lugano soccombere per 3-1, ma combattere dignitosamente, pareggiando la rete al 40’ di Hierro (staffilata imprendibile dai 30 metri all’incrocio dei pali) con Subiat al 65’, per poi subire la doppietta di Ivan Zamorano nell’ultimo quarto d’ora di gara.

Zamorano contro la difesa del Lugano

Ma la miglior performance del Lugano a livello di Coppe organizzate da UEFA arriva nella stagione 1995/96: eliminati i lussemburghesi dello Jeunesse d’Esch con un perentorio 4-0 al Cornaredo, dopo un pareggio a reti bianche in trasferta, il Lugano viene abbinato all’Inter di Roberto Carlos e Zanetti. Il pareggio casalingo per 1-1 all’andata, con reti del brasiliano stesso al 13’ e di José Carrasco nella ripresa, direttamente da calcio d’angolo, non lascia presagire nulla di buono per i nostri circa la trasferta a Milano. Invece, nella gara di ritorno a San Siro avviene un vero e proprio miracolo sportivo ed il Lugano, dato per sconfitto in partenza, sfodera la sua miglior prestazione a livello Europeo e dopo una gara attenta e senza sbavature, coglie un’indimenticabile vittoria grazie ad un gol ancora di José Carrasco, che a pochi minuti dalla fine prende d’infilata la difesa nerazzurra. La gioia dei nostri è grandissima, soprattutto perché la vittoria è giunta inaspettata e nella ‘Scala del Calcio’, che, trovandosi a pochi chilometri dal Cornaredo ha reso la sfida coi nerazzurri sentita come un vero proprio derby. Poco importa se nel turno successivo il Lugano non riesce a superare lo Slavia Praga e viene eliminato: l’impresa di San Siro verrà ricordata per sempre come una delle vittorie più clamorose ed incredibili nella storia delle Coppe Europee!

La rete di Carrasco, direttamente dalla bandierina

Christian Colombo, capitano del Lugano, Igor Shalimov ex interista e Daniele Penzavalli

Programma 1a partita di Champions League

Le successive partecipazioni del Lugano alle Coppe internazionali risalgono tutte agli anni 2000 e fanno quindi parte della storia contemporanea: preliminari di Champions League 2001/02 con eliminazione da parte degli ucraini dello Shakhtar Donetsk; dopo un secco 3-0 subito all’andata in trasferta i nostri si prendono la soddisfazione di vincere una gara in Champions al Cornaredo, con reti di Alain Gaspoz e Julio Hernan Rossi nella ripresa, dopo aver subito la rete iniziale del nigeriano Aghahowa. Non è molto, in realtà, ma il solo pensiero che il Lugano abbia comunque partecipato e vinto una gara di Champions League, anche se solo nei preliminari, ci mette un po’ i brividi addosso, almeno a livello storico-statistico.

Nel 2002/03 si passa ai preliminari di Europa League con eliminazione subita per mano dei lettoni del Ventspils, dopo un totale di 1 rete fatta (Andrioli) e 3 subite: contro questi lettoni, gli uomini di Pierluigi Tami avrebbero dovuto e potuto far meglio!

Ultima partecipazione del Lugano alle Coppe Europee risale al 2017/18, quando proprio come quest’anno, un adeguato piazzamento in campionato ha regalato ai ticinesi la qualificazione diretta ai gironi di Europa League. Avversari nell’occasione furono gli israeliani dell’Hapoel Beer-Sheva, i rumeni della Steaua Bucarest (già campione europea nel 1986) e i cechi del Viktoria Plzen. A conferma dell’imprevedibilità del Lugano in ambito europeo, la squadra ha fallito nelle gare che sembravano alla portata e ha invece

Il Tecnico Morinini e Paulo Andrioli, protagonisti col Lugano in Champions League

raccolto punti e consensi in quelle più difficili. L’esordio in Israele è sfortunato: sconfitta per 2-1 dopo essere andati sotto subito al 3’ e dopo che David Da Costa ha parato un rigore (inventato dall’arbitro) all’11’; secondo rigore contro al 60’, stavolta realizzato e gol della bandiera arrivato grazie ad un autogol degli avversari al 66’. La seconda gara, prevista a Lucerna contro la Steaua, viene chiusa con lo stesso risultato della precedente: sconfitta per 2-1. La rete inziale stavolta è dei nostri, realizzata al quarto d’ora da Mattia Bottani (stupendo sinistro sotto la traversa), ma gli ospiti rimontano nel secondo tempo e nel giro di 5’ superano per 2 volte l’incolpevole Da Costa. Il terzo match del girone finalmente registra la vittoria del Lugano, sempre a Lucerna, contro il Viktoria Plzen. Apre ancora le marcature Mattia Bottani, poi Carlinhos raddoppia, i cechi accorciano le distanze, ma a 2’ dalla fine Alexander Gerndt trova la rete della sicurezza e la sfida si chiude sul 3-2. Comincia il girone di ritorno e il Lugano restituisce la visita ai cechi, ma stavolta è inesorabilmente superato per 4-1. L’ultima gara in Svizzera (disputata sempre a Lucerna) vede i bianconeri imporsi per 1-0 sul Beer-Sheva, con rete ancora di Carlinhos al 50’, mentre l’ultima del girone è prevista in Romania, nello stadio della Steaua, laddove i bianconeri fanno un figurone, battendo i più quotati padroni di casa per 2-1, grazie alle reti di Fabio Daprelà in apertura e al raddoppio dell’ungherese Balint Vicsei alla mezzora. Il Lugano chiude così il girone con un dignitoso 3° posto finale, ad un solo punto da una storica qualificazione alla fase ad eliminazione diretta.

Ora ci apprestiamo a salutare il ritorno dei bianconeri nell’Europa che conta e attendiamo l’esito della gara di esordio contro il Copenhagen il 19 settembre per capire quale strada prenderà il cammino europeo dei bianconeri per l’attuale stagione.

Nella parte statistica dell’articolo presentiamo la doppia sfida col Real Madrid e quella vittoriosa contro l’Internazionale.

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