La settimana inglese alla quale sono confrontati i giocatori di Raiffeisen Super League avrà termine questo fine settimana, nel corso del quale il Lugano renderà visita al Grasshopper
In preda a una crisi di gioco e risultati, le Cavallette arrivano al confronto con i bianconeri senza il loro capitano Marko Basic – che dovrà stare lontano dai campi per circa otto mesi -. In più, nella sconfitta patita mercoledì sera a Basilea, pure Numa Lavanchy (in passato oggetto del desiderio luganese) ha subito un infortunio facciale e dovrà essere operato. Se mettiamo pure in conto che l’allontanamento di Murat Yakin ha portato due kappaò in altrettanti incontri, ecco che la situazione in casa zurighese è tutt’altro che splendente.
Dall’altra parte, invece, c’è un Lugano che – dopo aver mosso la classifica sabato sera (1-1 casalingo contro il Thun) – è andato a imporsi meritatamente al Tourbillon di Sion grazie alla zampata velenosa del “Cobra” Marc Janko e che ha fatto così il pieno di fiducia a seguito di un periodo che definire sfortunato sarebbe alquanto riduttivo. Il nuovo tecnico, il preparato sivigliano Guillermo Abascal, si è fatto notare per la sua chiarezza sin dal giorno del suo insediamento.
‘Chi mostrerà voglia di conseguire l’obiettivo giocherà, altrimenti siederà in panchina e osserverà gli altri’: questo in sintesi il suo pensiero. Un’idea che i ragazzi hanno raccolto al volo, tanto che nessuno si è fatto trovare impreparato nelle ultime due uscite. In particolare pensiamo a Cristian Ledesma, il quale con mister Pier Tami pareva un giocatore ‘bollito’ e senza un briciolo di grinta. Ma anche al già citato Janko, che sta facendo un lavoro incredibile per la squadra, lasciando da parte il proprio ego. Sì potrebbero fare molti altri esempi, ma ora la concentrazione è rivolta tutta alla sfida di domani sera con il GC. Una sfida che potrebbe infondere nella mente dei bianconeri, se portata a termine con successo, ulteriore fiducia in vista delle ultime cinque giornate di campionato.
