Lugano, l’analisi post-Neuchâtel Xamax: un punto guadagnato o (altri) due persi pericolosamente per strada?

scritto da Claudio Paronitti

Il pareggio di ieri sera contro il Neuchâtel Xamax può essere valutato sotto due punto di vista: un punto guadagnato oppure due persi per strada

Che la partita con la squadra di Stéphane Henchoz non fosse semplice, lo si sapeva già nei giorni antecedenti la stessa. Ma che il Lugano non riuscisse a rendersi praticamente mai pericoloso, non era un aspetto prevedibile. Come logica conseguenza, in un incontro chiuso e dalle rare occasioni da rete, il punteggio finale non si è schiodato da quello iniziale.

Da una parte, lo zero a zero del 92′ non è un risultato da buttare. Perché, una volta di più, non si sono subite reti e perché, per la quinta occasione filata, non si è perso. La striscia positiva ticinese, dunque, continua. Dall’altra, invece, il pareggio a reti bianche potrebbe anche non soddisfare. Perché non si è riusciti a battere una squadra di “fondo classifica” e perché non si è riusciti ad approfittare della sconfitta patita dallo Zurigo con il Basilea.

Da qualsiasi lato la si osservi, la sfida con i romandi conferma le (tante) difficoltà che i bianconeri incontrano quando hanno l’obbligo di superare un muro eretto da avversari che hanno assoluto bisogno di punti. Il solo tiro verso lo specchio della porta (a firma Domen Črnigoj nella ripresa) non è chiaramente sufficiente per asserire di aver meritato qualcosa di più rispetto agli ospiti.

Contro formazioni a cui piace giocare a calcio, i ragazzi di mister Fabio Celestini si esprimono sempre al meglio. La speranza è che fra tre giorni a Basilea, i sottocenerini mostrino il loro miglior volto. Con i renani è già accaduto nelle tre sfide stagionali precedenti. Se vale il detto “non c’è due senza tre e il quarto vien da sé”, allora prepariamoci a un match sfavillante su sponda luganese.

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