Lugano, l’analisi post-Neuchâtel Xamax: una prova coraggiosa e di grande sostanza non è bastata per sbancare la Maladière

scritto da Claudio Paronitti

Confermando le ottime sensazioni delle recenti uscite ufficiali, il Lugano che si è presentato sul sintetico di Neuchâtel ha avuto il merito di dominare in lungo e in largo l’incontro, non venendo però ricompensato appieno della prestazione fornita

Il punto raggranellato all’interno dell’impianto neocastellano può essere visto nei due classici modi, ossia con il bicchiere mezzo pieno e con il bicchiere mezzo vuoto. Tenendo conto di tutto ciò che è accaduto nei novanta minuti in terra romanda, il pareggio sta molto, ma molto, stretto ai bianconeri, i quali si sono creati almeno sette-otto chiare opportunità per rimpinguare il punteggio e per decidere a proprio favore una sfida con tanti alti e pochissimi bassi. Uno di questi ultimi si è prodotto all’inizio della gara, con uno svarione difensivo incomprensibile che ha aumentato le difficoltà di un incontro già complicato di per sé.

Concedere un gol a Raphaël Nuzzolo e compagni in trasferta, per di più dopo soli 3 giri di lancetta, avrebbe potuto far crollare le certezze con le quali si era approcciato il duello. E invece, i ticinesi non si sono fatti prendere dalle emozioni del momento e, una volta incassato il punto del vantaggio rossonero, hanno ripreso in mano il pallino del gioco, proponendo una manovra avvolgente che ha fruttato la perla su punizione di un rinato Olivier Custodio, il migliore in assoluto dei suoi nella serata di ieri.

L’altra faccia della medaglia racconta che il Lugano ha guadagnato un punto sul Lucerna, sconfitto a Berna e ora distante cinque lunghezze, mentre ha mantenuto lo stesso divario (7) sui contraenti di turno. Il prossimo e ultimo turno dell’anno solare metterà di fronte ai sottocenerini la corazzata Young Boys, mentre i biancoblù ospiteranno il Basilea e gli svizzero-francesi si recheranno a Sion per un sempre sentito derby.

Leggi anche questi...