Lugano, l’analisi post-San Gallo: primo tempo da dimenticare, ripresa da incorniciare

scritto da Claudio Paronitti

La partita del Kybunpark ha visto un Lugano dalle due facce: negativa e impacciata all’inverosimile nella prima frazione, coraggiosa e gagliarda al ritorno dagli spogliatoi

Mister Guillermo Abascal era a conoscenza delle numerose difficoltà che i suoi ragazzi avrebbero affrontato nell’ottica trasferta in quel di San Gallo. Eppure, alle parole, almeno nei primi quarantacinque minuti, non sono seguiti i fatti. I bianconeri sapevano di dover fronteggiare un San Gallo pressante in tutte le zone del campo.

A vedere esclusivamente la prima parte di gara, è sembrato che i luganesi non avessero le capacità per reagire colpo su colpo alle avversità. E questo nonostante i biancoverdi, pur essendo dominanti dal punto di vista del possesso palla, siano andati alla pausa di metà partita “solamente” sul due a zero.

Il discorso che il tecnico sivigliano deve aver fatto ai suoi giocatori ha avuto un effetto immediato. Le statistiche – aveva fatto notare il 29enne nella conferenza stampa del venerdì – dicevano che il Lugano andava incontro a un calo di rendimento nei secondi tempi. Stavolta, la realtà ha detto esattamente il contrario. Da una sconfitta quasi certa si è giunti infine a un pareggio strappato con le unghia e con i denti. La determinazione è stata il fattore decisivo con cui i luganesi hanno conquistato il meritato punto.

E dall’atteggiamento della seconda frazione bisogna ripartire. Già fra un paio di giorni, sul sintetico della Maladière di Neuchâtel contro la lanterna rossa della Raiffeisen Super League. Per dare una bella scossa alla propria giovane stagione e per fare in modo di lasciarsi alle spalle più avversari possibili.

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