Lugano, l’analisi post-Sion: il gioco migliora, ma continua a non portare vittorie

scritto da Claudio Paronitti

Alla vigilia un pareggio contro il Sion sarebbe stato accolto come un risultato positivo. Al termine della sfida, vedendo il succedersi delle azioni, in casa bianconera regna l’amarezza per non essere riusciti a conquistare la posta piena

La squadra di Fabio Celestini, come affermato dallo stesso tecnico al termine della contesa, migliora nella proposizione del gioco giornata dopo giornata, ma continua a peccare di imperizia quando deve “uccidere” l’incontro. Se a questo elemento uniamo l’improponibilità dei due estremi difensori, ecco che l’impossibilità di uscire vincitori dal campo si trasforma in realtà.

Contro i vallesani, il Lugano ha disputato una partita di sacrificio, seppur contraddistinta da una serie di errori, che avrebbe potuto, e dovuto, chiudere con un successo. Nelle ultime due gare casalinghe, contro Neuchâtel Xamax e Sion, i ticinesi non sono riusciti a fare il tanto voluto vuoto tra sé e le posizioni calde della graduatoria. Una cosa è già sicura a un turno dal termine del girone d’andata: la banda luganese non terminerà all’ultimo rango.

Al triplice fischio finale della trasferta di domenica prossima a Zurigo sapremo con esattezza se il Lugano trascorrerà l’inverno al nono o all’ottavo posto. Considerando il fatto che, il giorno prima, il Grasshopper affronterà il Thun nel Canton Berna, c’è la reale possibilità di terminare la prima parte della stagione in una posizione un po’ più consona alle aspettative e che alla fine del campionato regalerebbe ai sottocenerini un altro giro di giostra nella massima categoria.

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