Nonostante la vittoria manchi da oramai sei partite, la prestazione fornita dal Lugano nell’ultima partita dell’anno a Zurigo è stata positiva e si può guardare al futuro con ottimismo
Scesi in campo senza due terzi dell’attacco titolare (Mattia Bottani e Carlinhos Junior erano infatti squalificati), i bianconeri hanno giocoforza proposto un modulo più difensivo rispetto al solito. I numerosi elementi che hanno rimpolpato la propria metà campo non hanno tuttavia indotto i ticinesi a difendersi e ripartire. Anzi, nel corso della prima frazione sono stati proprio gli uomini di Fabio Celestini ad andare vicini ad aprire le marcature.
Come affermato da Ludovic Magnin a caldo, se il Lugano avesse chiuso i primi quarantacinque minuti avanti di un paio di reti non ci sarebbe stato nulla da dire. Con i se e con i ma nel calcio non si va molto lontano. Le prospettive in riva al Ceresio sono però decisamente positive. La preparazione invernale, che verrà svolta interamente da Celestini, si districherà tra Cornaredo e la regione iberica di Murcia.
Dato per certo che la rosa verrà sfoltita e che qualche acquisto giungerà in Ticino, ci sarà da programmare il girone di ritorno con la minuziosità e l’attenzione ai dettagli atte alla situazione. La breve pausa natalizia è appena cominciata, così come il tempo delle riflessioni intermedie. Dopodiché, già dai primi di gennaio, si inizierà a pensare seriamente al girone primaverile, che dovrà portare in dote un Lugano rigenerato e pronto a battagliare per mantenere il posto nella massima categoria del pallone rossocrociato.