Lugano, l’oasi della felicità ritrovata

scritto da Claudio Paronitti

In questa prima parte di 2017 il Lugano si è trasformato da “brutto anatroccolo” della massima serie a “gioiello inestimabile”

Da quando sono tornati dalle vacanze invernali i bianconeri hanno infatti incasellato la bellezza di 35 punti, convertito in media a partita fanno 2.06. Nel girone d’andata, in 18 turni i punti raggranellati erano stati 18, vale a dire 1 a gara. Quindi, un miglioramento di più del doppio. Mica male per una squadra che a inizio stagione aveva come obiettivo unico il raggiungimento di una tranquilla salvezza, magari conquistata con un po’ più di anticipo rispetto ai patemi della passata annata.

L’ambiente depresso di metà dicembre ha lasciato spazio a sorrisi a trentadue (e più) denti. La voglia di risorgere dalle ceneri (come l’Araba Fenice) è stata talmente grande da superare ogni ostacolo che i ragazzi ticinesi si sono trovati davanti. A giovarne sono stati un po’ tutti gli attori, dai giocatori alla dirigenza – con il Presidentissimo Angelo Renzetti in primis – per passare alla cosa più importante a cui una società sportiva non può rinunciare: i tifosi. Anche se, è giusto sottolinearlo, l’affluenza in quel di Cornaredo non è stata nelle attese della vigilia. È noto che il tifoso bianconero ha bisogno di molti stimoli per riempire lo stadio. Su questo aspetto, però, la dirigenza sta lavorando alacremente e siamo sicuri che in un futuro prossimo – con l’avvento del tanto atteso Polo Sportivo degli Eventi – la gente luganese torni a farsi sentire in coro.

L’oasi della felicità ritrovata avrà il suo capolinea stagionale fra poco meno di 90 ore, quando sulle rive del Ceresio scenderà un Lucerna oramai privato di qualsiasi obiettivo (il 5° posto è infatti definitivo). A quel punto si verrà a conoscenza di molti aspetti, presenti e futuri della formazione sottocenerina.

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