Lugano, Manzo: “Il Losanna ha un allenatore preparato, merita attenzione”

scritto da Claudio Paronitti

manzoUn’oretta e poco più di rifinitura, nella quale sono stati provati gli ultimi schemi anti-Losanna, ed ecco mister Andrea Manzo pronto in sala stampa a rispondere alle domande nella classica conferenza pre-partita

GLI INSEGNAMENTI DOPO BASILEA – “Sicuramente quel quarto d’ora di disattenzioni ha compromesso tutta la partita. Alla fine del primo tempo abbiamo preso gol a seguito di una nostra ingenuità e siamo rientrati nella ripresa con in testa quell’episodio: questo è stato il k.o. definitivo. Siamo stati bravi a non subire una goleada, perché abbiamo rimesso in ordine alcuni aspetti. Anche cambiando assetto l’attenzione è aumentata, tutti si sono messi a disposizione. Abbiamo limitato i danni, facendo anche alcune giocate interessanti. Non è stato dunque tutto da buttare via”.

PRESSARE IL LOSANNA COME HA FATTO SABATO SCORSO LO YOUNG BOYS? – “Noi cerchiamo di fare la partita secondo quelle che sono le nostre caratteristiche. Potrebbe essere un’idea, ci sto pensando. Dipende però sempre dalle situazioni e dai momenti, perché le varianti nel calcio sono sempre dietro l’angolo, così come le insidie. Dovremo essere bravi noi ad interpretarle nella maniera corretta. Cercheremo di mettere in difficoltà il Losanna sia con la comunicazione dall’esterno che da quella all’interno del campo, sapendo che i vodesi hanno un buon modulo di gioco e riescono a uscire bene da svariate situazioni. Dovremo stare molto attenti, perché sanno ripartire e lo sanno fare nel modo giusto”.

TRE GIOCATORI PER BOTTANI SIGNIFICA SQUADRA RINFORZATA? – “Questi tre giocatori [Andrés Ponce, Lorenzo Rosseti e Rodrigo Aguirre, ndr] era già in preventivo che arrivassero. Può darsi che se [Mattia] Bottani fosse rimasto, avrebbe potuto avere pure lui delle agevolazioni con i nuovi”.

LA CESSIONE DI BOTTANI HA PORTATO I SOLDI SPERATI? – “Io non entro nel merito del discorso economico. Io sono contento di quello che ho e sono ben felice di lavorare con i giocatori che la società ha acquistato e mi ha messo a disposizione”.

GLI INTOCCABILI NEL CALCIO – “È vero, nel calcio moderno c’è qualcuno che è intoccabile. Però, ci sono anche grandi campioni che vengono messi in disparte. Per noi Bottani era un giocatore importante, oggi lo è per il Wil. Se lo dovessi ritrovare, ribadisco che per me rimane un calciatore importante”.

LA POSSIBILE COPPIA PONCE-ROSSETI – “La partita di Basilea si prestava di più a far giocare Rosseti, perché ha un altro tipo di corsa rispetto a Ponce. È più adatto alle ripartenze. Ponce ha delle ottime qualità nella fase conclusiva, dentro l’area di rigore. Ho pensato che a Basilea non potevamo giocare sempre nella loro area di rigore, e da qui la scelta di schierare Rosseti. Per domani devo ancora pensarci, la mia testa inizierà a fumare molto presto dal pensiero. Se metterò i due ragazzi insieme dall’inizio non lo so ancora: potrà succedere con il Losanna, così come potrà accadere in futuro. Nei venti minuti di Basilea si sono mossi bene, pur non avendo mai giocato assieme. Vuol dire che hanno una base calcistica importante”.

LA PRESSIONE DALL’ESTERNO – “La pressione di far giocare l’uno o l’altro ce l’ho con tutti i giocatori, non solo con i nuovi arrivati. Io devo rispettarli. Per come vedo io il calcio e per quella che è la mia filosofia io devo rispettare i ragazzi. Se io lo faccio e sono coerente, non c’è alcun tipo di pressione. La pressione ce l’ho perché ho dei giocatori bravi, e devo pensare a limitare gli errori”.

L’ATTACCO – “[Assan] Ceesay se la giocherà con gli altri. Non è detto che sarà lui la vittima sacrificale. Credo che la competitività, se è sana, fa bene. Sta a me tenerla sana. Devo tenere la linea che ho sempre tenuto: parlare con i ragazzi e spiegargli, se è il caso, il perché di una scelta. Il 99% di loro, logicamente, sul momento non lo accetta. Ma il tempo dimostrerà che quello che dicevo era per il bene della squadra. Non faccio mai un discorso esclusivamente su un singolo elemento. Io guardo la squadra, che ha delle necessità e giocherà uno con determinate caratteristiche”.

IL MODULO – “Oggi ho la squadra al completo e posso anche pensare a un cambio di modulo. Chiaramente, dopo una settimana piena di nuovi arrivi, non vado a stravolgere l’identità della squadra. L’ho fatto a Basilea perché credevo che si potesse recuperare, almeno in parte, il risultato. Il calcio, in fondo, è fatto di episodi. Nel lavoro settimanale, mensile e futuro è tutto da prendere in considerazione. Ho i giocatori adatti per un eventuale 3-5-2. Tutti i centrali difensivi sono capaci di giocare con questo modulo. I quattro esterni – [Marco] Padalino, [Dragan] Mihajlovic, [Ezgjan] Alioski e [Goran] Jozinovic – possono spingere tranquillamente sulle fasce. A centrocampo ne rimango tre. Poi, in sei si giocheranno due posti. Ma queste, ora come ora, sono solo speculazioni”.

LA ROSA ATTUALE – “Il Lugano che ho in mano io è un’ottima squadra perché ha dei giocatori importanti. Sono giovani sì, ma importanti. Ci sono ragazzi che vogliono mettersi in discussione. Stanno lavorando molto bene e io ne sono felice. Paragoni con gli anni passati non ne faccio, perché sono chiacchiere che lasciano il tempo che trovano. Alla fine, ognuno di noi lavora in un certo modo. Ho dei giocatori interessanti e devo lavorare con quello che ho a disposizione”.

LOSANNA, SAN GALLO E GRASSHOPPER – “Per quanto riguarda le prestazioni io sono contento di tutte le partite disputate. Adesso, dalle prestazioni dovremo ricavarne qualcosa. Sarebbe importante fare un filotto a livello di risultati. Lo sappiamo, dobbiamo dimostrare di essere maturati, visto e considerato che non ho nulla da rimproverare ai ragazzi per ciò che concerne, appunto, le prestazioni”.

GLI AVVERSARI IN DIFFICOLTÀ – “Io difficilmente rilascio dei giudizi sugli avversari, anche perché non conosco le problematiche che hanno al loro interno. Io vedo molto in casa mia, dove tutti i giorni ho delle “gatte da pelare”. È ovvio, magari in una partita vedo una squadra meno bene, che però in quella successiva fa stravedere in positivo e fa un risultato eclatante. Forse, in questo momento, c’è un po’ di confusione a Sion. Ma, ripeto, non voglio essere quello che getta la croce addosso agli altri, perché non sono a conoscenza delle problematiche e non posso permettermi nemmeno di dire certe cose. Questa considerazione arriva solo ed esclusivamente osservando i risultati”.

IL LOSANNA – “Ha un bravo allenatore, ha delle idee giuste che trasmette alla squadra. Mi aspetto un avversario con una sua filosofia di gioco, una sua identità. Il merito è di chi li guida. Ma anche i giocatori hanno la loro parte, in quanto hanno ottime qualità”.

LA DIFESA – “Essendo un destro, [Vladimir] Golemic è più propenso a giocare il pallone con il piede destro. Però mi sembra che finora la coppia centrale abbia fatto delle cose normalissime. A parte sabato, dove siamo stati penalizzati da situazioni su palla inattiva. Dobbiamo stare molto attenti. Sulle palle inattive è sempre una sequenza di errori. È vero, [Mirko] Salvi ha commesso un errore, così come lo hanno fatto anche gli altri nella stessa situazione. È troppo facile dare la colpa al portiere. Io non guardo mai al singolo, penso a come poterci migliorare come squadra. Dobbiamo capire come proteggere Salvi, dandogli maggiore sicurezza in caso di uscita. Oppure come proteggere il difensore dagli attacchi avversari. Sono cose sulle quali dobbiamo lavorare. Anche io le ho passate, sono circostanze che uno deve mettere nel suo bagaglio di esperienze”.

SUL RUOLO DI REGISTA DELLA SQUADRA – “[Jonathan] Sabbatini è un giocatore dalle ottime qualità, l’ho messo in quel ruolo perché sono certo che possa fare bene. Lo stesso vale anche Mario [Piccinocchi, ndr], che nella mia gestione è migliorato molto e sta facendo quello che gli chiedo. Se andate a vedere la prestazione con lo Young Boys, lui è stato quello che ha cambiato il volto alla partita, nelle ripartenze e anche nei cambi di campo. Credo che da parte sua ci sia una costruzione, dopo un anno di esperienza, di un’immagine e di un’identità personali. Io cerco di aiutarlo per quelle che sono le sue carenze e rafforzare quelle che sono le sue doti”.

I convocati bianconeri per la partita di domani (fischio d’inizio alle ore 17:45) sono 21. Di questi, tre saranno costretti seguire l’incontro dalla tribuna (il regolamento prevede infatti che in panchina si accomodino solamente sette giocatori). Ecco la lista:

Portieri (2) – Francesco Russo, Mirko Salvi;

Difensori (6) – Vladimir Golemic, Goran Jozinovic, Marco Padalino, Steve Rouiller, Fulvio Sulmoni, Orlando Urbano;

Centrocampisti (8) – Ezgjan Alioski, Domen Crnigoj, Davide Mariani, Dragan Mihajlovic, Mario Piccinocchi, Antoine Rey, Jonathan Sabbatini, Bálint Vécsei;

Attaccanti (5) – Rodrigo Aguirre, Assan Ceesay, Ofir Mizrachi, Andrés Ponce, Lorenzo Rosseti.

PROBABILE FORMAZIONE TITOLARE – (modulo 4-3-3) – Mirko Salvi – Marco Padalino, Fulvio Sulmoni, Vladimir Golemic, Goran Jozinovic – Antoine Rey, Jonathan Sabbatini, Bálint Vécsei – Ezgjan Alioski, Andrés Ponce, Ofir Mizrachi.