Lugano, Renzetti: “Scelta di cuore e di simpatia”; Abascal: “La rosa ha grandi capacità”

scritto da Claudio Paronitti

Nemmeno ventiquattr’ore dopo l’esonero di Pierluigi Tami, ecco la presentazione del nuovo tecnico bianconero, l’ex-Chiasso Guillermo Abascal Perez

A prendere inizialmente la parola è stato il numero uno del club, poi si sono alternati Renzetti a il neo-allenatore spagnolo. Di seguito tutte le dichiarazioni rilasciate dai protagonisti.

Amgelo Renzetti: “Noi siamo qui per presentare il nuovo allenatore, ma è doverosa qualche parola nei confronti di Tami e del suo staff, molto professionali a tutti i livelli. Dispiace arrivare a queste situazioni. Il 21 febbraio io e Manna abbiamo fatto i complimenti a Tami e al suo staff, convocandolo nei miei uffici. Tami aveva detto ‘meglio di Lugano, in Svizzera, ci sono Basilea e Young Boys’. Io ho risposto: ‘parla con il tuo staff e vedremo cosa fare’. Con la conferma volevo sublimare ciò che di buono aveva fatto. Ne abbiamo perse sei di fila, magari aspettava un risultato positivo. La situazione è stata travolta dai risultati negativi. Pier è una persona che valuta molto gli aspetti emotivi. Prima di Losanna ho chiamato Pier per fare il punto della situazione. In Romandia la partita era importante. In un pranzo a tre aveva comunicato di essere stanco e di non voler continuare la sua avventura. Gli avevo detto dunque di non comunicarlo all’esterno. Non era un messaggio positivo nei confronti di nessuno. Avevo capito anche che era un momento di sconforto e speravo tornasse presto il sereno. Uno staff del genere non l’ho mai avuto. Mi dispiace molto che sia successo così velocemente. Non era facile trovare l’allenatore che accettava contratto e sfida. Io devo fare l’interesse del Lugano, allargando gli orizzonti il più possibile. Ho chiamato anche Zeman, che teneva a darci una mano. La sua situazione privata non permetteva il suo ingaggio. Un’altra opzione era Tramezzani. Non ha avuto un contatto diretto con me, però era giusto che valutassi anche quello. Mi sono però detto: ‘e se non fosse così?’. Magari non c’erano tutti gli elementi del passato. Avrei perso la dignità, non voglio perderla. Le ultime opzioni erano Sforza, al quale mi è dispiaciuto dirgli di no, era disposto a fare qualsiasi cosa per rientrare nel giro. Ho avuto l’impressione che io dovevo dargli la mano, ma lui no. Ho optato per una questione di cuore, simpatia per Abascal. Ho visto tante volte il Chiasso, ho parlato anche con giocatori che sono stati con me tanti anni, che sono convinti che può essere un valore aggiunto. È un tecnico alle prime armi in una situazione complicata. Esprime un gioco che ha bisogno di tempo per essere messo in atto. Gli do questa possibilità perché ci credo molto. Come ambiente non manca molto. Cosa manca? L’entusiasmo, perché giochiamo con paura. Lui è giovane e può darci tutto ciò che ci manca. Si può anche retrocedere, ma in qualsiasi caso mi dà la possibilità di creare un progetto con i giovani. Mandare un messaggio del genere fa solo bene alla piazza. Spero che ci giri bene”.

“Non è stato sottoscritto alcun contratto. Ci siamo accordati di prepararlo. Se ci salveremo ci sarà un premio, chiaro. Ci sono due opzioni: A per la Super e B per la Challenge League. Non ho mai sottaciuto il fatto che mi piaccia il suo calcio. Aspettavo comunque la risposta di Tami, che era al primo posto”.

“Lo staff? Ho cercato di cambiare meno persone possibili. Sono partiti, oltre a Tami, anche Samuel e Dyon. Croci-Torti sostituirà Walter, mentre Mattia verrà sostituito da… Padalino, che potrà così farsi le ossa. Al posto Dyon torna Townsend. Come preparatore video ci sarà Fernando Lopez Perez, assistente già di Abascal”.

“Ho avuto occasione di parlare con Sabbatini. Questa situazione l’ha monitorata Manna”, il quale ha voluto informare personalmente i ragazzi, prima che venissero a conoscerlo per mezzo stampa.

“Io sono convinto della scelta fatta. Poi, sì ascoltano le varie opinioni. So benissimo che Guillermo è giovane, ma fa parte di un percorso. Se una persona è sveglia e ha voglia di fare, cresce”.

Abascal: “Ringrazio il presidente per le parole spese nei miei confronti. Io credo tantissimo nel progetto. Ovviamente, sono convintissimo che l’obiettivo della salvezza sarà raggiunto. Io ho il mio modo di vedere il calcio, ora devo lavorare per ringraziare della fiducia riposta. Dobbiamo giocare ogni partita con fiducia. La stagione, fin qui, è stata positiva nonostante le ultime sconfitte”.

“I miei principi? Ci vuole del tempo. Per come la vedo io, la rosa ha la capacità per mostrare il mio gioco. Con giocatori intelligenti si può arrivare a un buon livello. I ragazzi devono ritrovare fiducia”.

“Ho visto quasi tutte le partite del Lugano. Se facevo un buon lavoro a Chiasso, poteva arrivare l’opportunità. Non mi aspettavo una chance così repentina. Il calcio è la cosa più bella che c’è. Io sono convinto del progetto, la situazione mi piace. Noi dobbiamo dobbiamo essere pronti in ogni partita”.

“Non avere tutto il mio staff è una perdita, chiaro. Ma con Fernando ho trovato la persona giusta per queste ultime sei settimane. La mia giovane età non conta. Devo esseressere determinato e convincere i giocatori per fargli capire come raggiungere i vari obiettivi. Ciò che conta è il lavoro quotidiano. Io devo lavorare senza sapere di avere 28 anni”.

“Ho già pensato alle parole da dire ai ragazzi. Devo conoscere ogni giocatore e vedere come tirare fuori il meglio da ognuno”.

“A livello tattico non si possono fare molti cambiamenti. Dobbiamo pensare a come fare male agli avversari. I ragazzi devono dimostrare giornalmente ciò che possono dare per raggiungere l’obiettivo”.

“Due giorni fa c’era l’opportunità di andare in Italia, ma se una persona mi mostra fiducia in un vero progetto, come quello propostomi da Renzetti. Sono convinto di poter fare bene”.

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