Lugano, Sabbatini: “La fascia di capitano? Un onore”

scritto da Claudio Paronitti

sabbatiniAl termine del primo allenamento settimanale del Football Club Lugano, ci siamo intrattenuti brevemente con il capitano di stagione, l’uruguaiano Jonathan Sabbatini. Con lui abbiamo tracciato un bilancio della prima parte di questo nuovo campionato, stuzzicandolo anche sul tema di calciomercato riguardante il gioiello più prezioso che la casa bianconera ha da offrire al momento, ossia Ezgjan “Gianni” Alioski

Innanzitutto, come ti senti a indossare la fascia di capitano? “Mi fa piacere, non lo nego. Io credo che, comunque, il capitano sia [Antoine] Rey. Quest’anno, gli è capitato di non giocare dall’inizio, e quindi la fascia l’ho portata io. Comunque sia, fa sempre piacere, perché è già da un po’ di tempo che sono qui a Lugano e tengo molto sia a questo club che alla città”.

I 14 punti intascati in 9 partite – il doppio rispetto alla scorsa stagione – rappresentano un gran bel miglioramento. Come giudichi questo primo turno da parte vostra? “Abbiamo fatto tanto. E di questo dobbiamo anche ringraziare quello che ci ha lasciato in eredità [Zdenek] Zeman. Non era facile per lui, per di più al primo anno di Super League. Però, nonostante tutte le difficoltà del caso, ha lavorato bene. Per il momento, poi, sta andando tutto alla grande”.

C’è qualche innesto che ti ha impressionato particolarmente? “[Fulvio] Sulmoni. L’avevo già affrontato in un derby quando io ero appena arrivato qui e lui era a Bellinzona. Da quando è qui mi ha stupito: è una persona seria, un vero professionista che sta dando il suo contributo. Poi, posso parlare anche di [Davide] Mariani: già lo conoscevo e mi ha fatto molto piacere appena ho saputo che sarebbe diventato un giocatore del Lugano”.

Capitolo mercato: con le prestazioni incredibili che sta offrendo, si vocifera che Gianni Alioski possa partire per altri lidi già nel mercato invernale. Ecco, tu pensi che se ne andrà via già a gennaio o rimarrà sino alla fine della stagione? “Secondo me rimarrà fino alla fine. Poi, nel calcio non si sa mai. A volte non è facile, lui ha 24 anni, e quando a noi giocatori capitano delle possibilità importanti per poter andare in squadre di alto livello, a volte bisogna fare delle valutazioni. Se lui deciderà di andare, lo farà per il suo bene. Alla fine il calcio è questo: è il nostro lavoro e ognuno deve valutare la cosa migliore per sé stesso, perché si sa che [nella vita di un calciatore] c’è un periodo buono e uno meno favorevole. Quindi, è possibile che se arriva un’offerta oggi, non è detto che in un futuro sia la stessa. Vedremo cosa deciderà di fare”.

Se all’inizio della stagione la partita con il Losanna veniva dipinta come uno scontro-salvezza, ora si può senz’altro definire un match da “piani alti” della classifica. Dopo aver ben figurato nelle prime giornate, si può dire che questo incontro deciderà l’anti-Basilea, oppure l’obiettivo è e rimane la salvezza? “Essere l’anti-Basilea non penso. I renani hanno dimostrato già da subito che sono un paio di spanne avanti rispetto a tutti gli altri. Noi affronteremo la partita con i vodesi come abbiamo fatto con tutte le altre squadre. Anche quando siamo andati a Basilea [sconfitta per 4-1, ndr] non siamo stati lì ad aspettarli, abbiamo cercato di giocarcela. Proveremo sicuramente a fare la partita. Sappiamo che non sarà facile, perché loro praticano un ottimo calcio, a mio parere uno dei migliori in Svizzera, e dovremo stare attenti. Però, la gente che verrà allo stadio vedrà un’ottima partita e godrà di un bello spettacolo. Noi, dal canto nostro, faremo di tutto per portare i tre punti a casa”.

Ultima domanda: firmeresti per ripetere ciò che è accaduto nella prima parte appena conclusa anche nel secondo turno di questo campionato? “Sì, sicuramente. Perché se dovessimo ripeterci vorrebbe dire che saremmo vicini alla salvezza, che è il primo nostro obiettivo. È vero che un giocatore deve sempre ambire a traguardi importanti, perché se noi pensiamo di poter arrivare il più in alto possibile, allora vuol dire che potremmo salvarci prima. Faremo dunque di tutto e di più per raggiungere la salvezza il prima possibile”.

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