Lugano-San Gallo, l’analisi: Jaccottet e una direzione di gara approssimativa

scritto da Claudio Paronitti

La gestione dei cartellini da parte del direttore di gara della sfida Lugano-San Gallo ha lasciato un po’ a desiderare

Adrien Jaccottet è stato, suo malgrado, protagonista in negativo di almeno due episodi che mettono in difficoltà il Lugano in vista della trasferta di sabato prossimo a Lucerna. Oltre a ciò, alcune decisioni sono risultate effettivamente essere a favore dei sangallesi.

Ma partiamo con ordine. Innanzitutto, c’è da valutare l’espulsione di Fabio Daprelà. Il centrale ticinese, dopo il gol di Marco Aratore che ha dimezzato lo scarto al 93′, si è ritrovato disteso in fondo alla rete con il pallone sotto il corpo. Qualcuno potrà pensare che lo ha fatto per perdere tempo. E invece no. Il numero 30 bianconero è finito in porta in quanto spinto (anche abbastanza clamorosamente) da un avversario, fatto sfuggito (chissà come mai…) agli occhi di arbitro e assistente. Con la sicurezza (?) del voler perdere qualche secondo prezioso, Jaccottet indica a Daprelà la via degli spogliatoi, costringendolo a non prendere parte alla sfida della “Swissporarena”.

Il secondo momento riguarda l’ammonizione comminata al capitano Jonathan Sabbatini, arrivato a 8 gialli in stagione (sinonimo dunque di squalifica automatica). A termini di regolamento, occorre sottolinearlo, la decisione è ineccepibile. Ma, considerando il fatto che Jaccottet ha sorvolato su alcuni interventi (ben più dubbi) dei biancoverdi, il cartellino sventolato al numero 14 ha dell’assurdo. Se ci mettiamo poi che Cristian Ledesma è stato martoriato per quasi tutto il primo tempo e che Marc Janko ha subito dei falli evidenti (non fischiati), ecco che qualche supposizione in negativo è lecito farla.

Errori pesanti quindi, e per certi versi incomprensibili, che dimostrano come ci siano due pesi e due misure quando vi è da valutare un determinato episodio su sponda ticinese. A quattro giornate dalla fine del campionato, ciò che tutti vorremmo evitare sono le falle arbitrali, che, in una frazione di secondo, possono condizionare un’intera stagione.

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