Lugano-Sion, la preview: due visioni a confronto con un obiettivo in comune

scritto da Claudio Paronitti

Lugano e Sion daranno vita domani, a partire dalle ore 16:00, a un incontro ad alta tensione per svariati motivi

I bianconeri di mister Fabio Celestini non vincono da quattro partite. Tre sconfitte e un pareggio subito all’ultimo respiro hanno fatto sprofondare i ragazzi all’ottavo rango della graduatoria. Il distacco tra loro e il Neuchâtel Xamax è di quattro punti. Un gap pericoloso, in particolar modo se pensiamo che la decima scenderà di categoria, mentre la nona (attualmente il Grasshopper a pari punti con il Lugano) disputerà lo spareggio promozione/retrocessione.

Nonostante nulla sia scontato e regalato, in riva al Ceresio occorre mettere nel carniere più punti possibili sia contro Sion che a Zurigo fra otto giorni. Il girone di ritorno sarà, come la storia recente della Raiffeisen Super League ci insegna, completamente diverso rispetto alla prima parte della stagione. Ciò non significa mollare gli ormeggi e iniziare le vacanze invernali in anticipo. Tutt’altro.

Paradossalmente, affrontare i vallesani può risultare un bene per la banda sottocenerina, la quale mostra sempre il lato migliore di sé al cospetto di formazioni forti sotto tutti i punti di vista. I romandi sono una di quelle squadre. Ecco perché non è utopia il dolce pensiero di poterli superare e ritrovare il gusto della vittoria a più di un mese di distanza dall’ultima volta.

La conquista dei tre punti vorrebbe anche dire evitare di trascorrere, a novanta minuti dal termine del girone d’andata, il lungo mese di gennaio al freddo in qualità di lanterna rossa. I bianconeri sono pronti a vivere un inverno “al caldo”. Per farlo bisognerà dimostrarlo all’interno del rettangolo verde, che, come sempre, è il giudice unico nel mondo del calcio.

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