Lugano, Tami: “Basta voli pindarici, dobbiamo tornare con i piedi per terra!”

scritto da Claudio Paronitti

Qualche minuto dopo il termine dell’allenamento del tardo pomeriggio, mister Pierluigi Tami giunge in sala stampa per presentare la difficile sfida di domenica in casa dello Zurigo

Un incontro per pochi intimi, a dire il vero. È il tecnico a prendere subito la parola.

“I media ticinesi fanno molto per il Lugano e sono importanti. Credo altresì che debbano essere obiettivi. Vedo che si perde la misura delle cose. Forse alcuni hanno aspettative troppo alte. Il punto della situazione? Se qualcuno si è montato la testa, occorre tornare con i piedi per terra. Parlando di Europa League, ci riferiamo a squadre di carattere internazionale. Tutte le nostre avversarie hanno ragazzi nazionali. Noi siamo i neofiti, siamo il piccolo Lugano. Un turno fattibile? Assolutamente no! Ci si dimentica che giochiamo sei partite in trasferta”.

“Da qui a dicembre sarà complicato. Dobbiamo saperlo. Non dobbiamo perdere la realtà. La gente si spacca poi su bianco e nero. Noi siamo bianconeri. Io l’avevo detto all’inizio: l’obiettivo primario era e rimane la salvezza e fare esperienza in Europa. Chiedo alla stampa di ragionare con la propria testa e di riportare tutti con i piedi per terra”.

“Io ho visto squadre molto più strutturate di noi soffrire a livello internazionale, faccio l’esempio di Hoffenheim, Colonia, Rijeka e Vitesse. Veniamo da un settembre nero, con cinque sconfitte e noi non siamo contenti per primi”.

“Questa squadra non avrà problemi a salvarsi. Stiamo imparando il mestiere. Commettiamo tanti errori, ma non è una sorpresa. Andiamo a Zurigo per fare la nostra partita, per raccogliere il massimo. Vorrei che mettessimo la chiesetta al centro del paese”.

“L’unica squadra che ci ha messo sotto è stato lo Young Boys nel secondo tempo. Nessun’altra formazione l’ha fatta. Perciò andremo al Letzigrund per giocarcela”.

“Il nostro è un percorso per dimostrare che possiamo starci in questa categoria. Ma dobbiamo essere realisti, non dobbiamo illudere la gente, perché sennò si creano aspettative insensate”.

“Mi sembra che tra i tifosi ci sia troppa frustrazione per la situazione che si è venuta a creare. Credo che ci si dimentica che noi giochiamo sempre in trasferta”.

“Le tre sconfitte in campionato sono sì un campanello d’allarme. Però dobbiamo sapere che sarà una stagione difficile e non è tutto così nero come si dipinge”.

“Dobbiamo imparare in fretta il mestiere. La squadra ha dieci giocatori che non hanno fatto la preparazione, e di questo dobbiamo rendercene conto. Più del 50% dei ragazzi in campo ieri non ha svolto la preparazione estiva. Dobbiamo accettare questo fatto. Io non ho da rimproverare nulla alla squadra. Io chiedo solo di non ripetere gli stessi errori. È giusto che i calciatori siano delusi. Ma non accetto la frustrazione. Se qualcuno si attende risultati immediati, sono sicuro che dovrà soffrire. Si esce da questa situazione tutti assieme, uniti come non mai”.

“Personalmente sono tranquillo. In queste 13 partite non mi è piaciuto aver concesso 5 rigori. Ciò che ci porterà fuori sarà il gioco. Purtroppo, non lo facciamo con continuità e lo paghiamo a caro prezzo”.

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