Lugano, Tami: “L’ambiente è sereno, dobbiamo dimostrare continuità”

scritto da Claudio Paronitti

Il match contro la sua ex-squadra è in programma domani sera e il tecnico del Lugano Pierluigi Tami presenta così il confronto con le Cavallette

“La classifica è corta, ma l’ambiente è sereno. In ogni partita si parte però sempre da zero a zero. A me interessa che la storia di una sfida, in termini di prestazioni, la scriviamo coi nostri mezzi. Mi auguro di ripetere lo stesso tipo di prestazione anche domani”.

“Non c’è nessuna squadra in Europa che riesce a dominare per novanta minuti. Devi accettare che l’avversario, in un determinato momento, abbia il sopravvento”.

“Mi attendo un Grasshopper attendista, con una difesa molto buona e delle ripartenze veloci, grazie a giocatori tecnici come Jeffrén, Andersen o Bajrami. Anche l’esperienza non manca nelle loro fila. Si sono mossi sul mercato negli ultimi giorni, vuol dire che vogliono stare là davanti”.

“Gerndt? Vederlo attivo è decisamente positivo. Adesso, vede la porta in maniera costante. Per ciò che concerne la squadra dobbiamo trovare continuità. Non siamo ancora tranquilli, gli obiettivi non sono ancora stati raggiunti, non dobbiamo abbassare la guardia. Dobbiamo rimanere sereni e provare a migliorarci partita dopo partita”.

“Dobbiamo trovare delle soluzioni al lavoro giornaliero, con l’inserimento di Janko e Junior, considerate anche le assenze di Ledesma, Daprelà e Mihajlovic”.

“È chiaro che, al momento, potremmo pensare più in là per merito di una crescita costante che stiamo vivendo. Con una vittoria o una sconfitta tutto cambia”.

“Il calcio va velocissimo. In un determinato momento sei un campione, in un altro sei invece un bidone. Stiamo sul pezzo! Il miglioramento non arriva da solo, ognuno deve fare del suo. Non facciamo né proclami né ci esaltiamo per poco. Dobbiamo essere equilibrati”.

“Janko? Si allena sempre e ciò significa che è pronto. Fisicamente è a posto, ma l’obiettivo è inserirlo nella squadra. Abbiamo diverse soluzioni con diversi ragazzi, penso a Gerndt, Bottani o Junior. Tutti devono sentirsi partecipi. Noi dobbiamo conoscere lui e lui deve conoscere noi. La scorsa settimana ha vissuto emozioni differenti. Non ho voluto rischiarlo. Domani mi piacerebbe che facesse parte nell’incontro”.

“Guidotti? A Stefano mancano i novanta minuti (l’andata non ha mai giocato nemmeno con l’Under 21 per via di un infortunio)”.

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