Lugano, un primo successo che parte dal lavoro mentale

scritto da Claudio Paronitti

La vittoria bianconera nell’ostica trasferta in terra vallesana è stata resa possibile, in particolare, grazie all’enorme lavoro di preparazione di mister Guillermo Abascal e dei suoi assistenti sulla testa dei giocatori

Tre punti nel carniere alla prima giornata: e chi, obiettivamente, se li aspettava? Pochi, senza ombra di dubbio. Soprattutto dopo aver osservato le varie amichevoli disputate nel mese preparatorio, ci si poteva attendere un Lugano “alla mercé” dei biancorossi. Per buona parte del match, gli uomini di Maurizio Jacobacci hanno dominato nel possesso palla e nelle occasioni create. Hanno però sbattuto contro un muro eretto da una squadra ticinese compatta e alla quale non è di certo mancata la propensione al sacrificio.

Il lavoro mentale, dicevamo, è risultato essere fondamentale. È andata in onda solamente la prima puntata (di trentasei totali) di un campionato infinito che si preannuncia equilibrato per ciò che concerne la lotta-salvezza. Vincere aiuta a vincere. E più lo si fa all’inizio, più si infonde la fiducia necessaria nei propri mezzi per guardare avanti con serenità. È questo l’aspetto determinante per una campagna di successo. D’altronde, un famoso detto recita: “Chi ben comincia, è a metà dell’opera”. E se l’esordio si riflette in una prestazione di livello, allora sì che il futuro diverrà roseo.

Ora, i luganesi dovranno essere bravi a non effettuare voli pindarici e rimanere con i piedi ben piantati a terra. In fondo, non è stato ancora conquistato nulla. Ma con la giusta armonia, che si riflette sul lavoro quotidiano, si potranno raggiungere quei traguardi impensabili a inizio preparazione. Con la concentrazione e l’attenzione proposte all’interno del rettangolo verde romando, le soddisfazioni saranno all’ordine del giorno.

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