Lugano, una goduria ‘mordi e fuggi’. Sabato c’è già il GC

scritto da Claudio Paronitti

Alla seconda panchina, mister Guillermo Abascal è già riuscito a cogliere la sua prima vittoria da tecnico del Lugano

La sublime prestazione collettiva, alla quale ha fatto da contraltare la passività del Sion, ha portato in un solo balzo i bianconeri dell’ottavo al sesto posto della classifica. Complice anche il pareggio imposto dai futuri campioni nazionali dello Young Boys in quel di Thun, i luganesi hanno guadagnato punti anche nei confronti dei bernesi. Quei punti che proprio i biancorossi hanno “conquistato” sabato scorso a Cornaredo.

La rete del “Cobra” Marc Janko, abile a incunearsi tra le maglie della difesa vallesana su corner calciato da sua maestà degli assist Davide Mariani, è stata il punto più alto di un incontro disputato in maniera eccellente dai sottocenerini. Dopo un primo tempo obiettivamente noioso, in cui gli attacchi hanno patito il gioco a metà campo, l’attività ha avuto inizio nella ripresa. Con dei padroni di casa intenti a esercitare più pressione possibile dalle parti di un inoperoso Joël Kiassumbua e con degli ospiti pronti a battagliare, ne è uscita una seconda frazione frizzante, culminata con il già citato morso letale della punta austriaca, al suo secondo centro (dopo quello casalingo contro l’YB) in maglia bianconera.

La goduria, purtroppo, sarà giocoforza in stile “mordi e fuggi”. Fra poco più di quarantotto ore si ritornerà già in campo. Il Lugano sarà ospite di un Grasshopper in crisi totale, di gioco e di risultati. La sconfitta in casa del Basilea ha acuito ancor di più la crisi delle Cavallette, che hanno perso capitan Marko Basic per il resto della stagione. I ragazzi di Abascal – il quale cercherà il tris di partite senza sconfitte – potranno mettere un’altra pietra nel castello che permette di rimanere all’interno dell’olimpo del calcio elvetico. Ripetendo la prestazione del Tourbillon non ci sono dubbi che ciò accadrà.

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