Fabio Celestini non ci sta. Il tecnico del Lugano non si dà pace per il gol, a suo avviso irregolare, che ha permesso allo Young Boys di imporsi all’ultimissimo secondo
“Si trattava di un fallo che io ho visto da 60 metri, mi sembra strano che i tre arbitri, tutti più vicini di me, non abbiano ravvisato nulla di irregolare. Se non fosse stato urtato da dietro Alex avrebbe liberato l’area, non è che uno cade da solo”, le parole dell’allenatore bianconero.
Il quale torna sullo svolgimento dell’azione risultata poi decisiva: “C’era un calcio d’angolo a nostro favore, siamo andati su come sempre, perché volevamo vincere. Poi è chiaro che quando loro sono ripartiti si sarebbe potuto commettere un fallo e la partita sarebbe finita lì. Noi volevamo aggiudicarci i tre punti a tutti i costi e si è visto che negli ultimi venti minuti se c’era una squadra che voleva e poteva vincere, questa era il Lugano. Abbiamo avuto le nostre possibilità, la squadra ha fatto la partita che doveva fare e non posso rimproverare niente ai ragazzi. E sull’ultimo corner volevano buttarla dentro, non sarò certo io a frenare i ragazzi che sentivano di potersi aggiudicarsi il match. E’ una grande beffa”.
“Al di là del punto perso, la sensazione è che la squadra a livello di spirito abbia fatto veramente quanto le si chiedeva, è questo che mi dispiace – prosegue il 43enne -. Se proprio devi perdere meglio prendere un bel gol, dalla migliore squadra del campionato, loro sono davvero i più forti e dispiace perdere così. Se avessi preso una rete giocando tutto il tempo in difesa amen, ma eravamo all’attacco con grande cuore: Gerndt è quello che ha tirato il corner e poi ha fatto una rincorsa di cento metri per liberare la nostra area. Non so se c’era fallo o meno su di lui ma per una volta l’arbitro avrebbe potuto sbagliarsi anche a nostro favore”.
