Lugano-Zurigo, le pagelle: Čovilo, un esordio mostruoso

scritto da Claudio Paronitti

Miroslav Čovilo – © fclugano.com

La vittoria con il minimo scarto ha un nome solo, ed è quello di Miroslav Čovilo, il neo-bianconero già diventato l’idolo di Cornaredo

Noam Baumann – – inoperoso per tutto il primo tempo, a volte fa venire i brividi lungo la schiena con qualche leziositàdi troppo;

Eloge Yao – 3,5 – viene ripescato dal mazzo di carte, finisce spesso fuori posizione, perdendosi gli avversari di turno. Non imposta mai l’azione, preferendo sempre il semplice passaggio al proprio portiere;

Mijat Marić – 4,5 – non era capitano a Lokeren per caso e non è titolare a Lugano per caso. L’intesa con Daprelà migliora di partita in partita;

Fabio Daprelà – – viene graziato da Stephan Klossner in occasione dell’intervento a martello su Antonio Marchesano. Malgrado ciò, fa valere la sua esperienza come al solito;

Dragan Mihajlović – 3,5 – spostato inaspettatamente sulla sinistra, non riesce a essere così continuo quando gli si chiede di “offendere”;

Jonathan Sabbatini – 4,5 – se avesse avuto un po’ più di coraggio (e tirare) piuttosto che essere altruista (e tentare un assist per Gerndt), magari saremmo qua a parlare di un gol del capitano, che fornisce una prestazione comunque positiva;

Miroslav Čovilo – – debutto mostruoso per il centrocampista balcanico. Qualità, quantità, fiuto del gol e molto altro ancora. È ancora tutto da scoprire, ma già sin d’ora di prende la scena, regalando i meritati tre punti ai suoi;

Bálint Vécsei – 3,5 – il meno brillante del reparto di mezzo. Come spesso gli accade è lento e impacciato. Nonostante possa usufruire di un fisico appropriato, viene messo in ombra dai dirimpettai zurighesi;

(88′ Eris Abedini – s.v. – gli ultimi, concitati, minuti di gioco per mantenere i tre punti a Cornaredo);

Edoardo Masciangelo – – la destra non è la sua fascia di competenza e si vede. Lui, mancino puro, riesce sì ad arrivare sul fondo, ma i cross con il piede meno educato non sono gli stessi che con quello migliore;

(68′ Petar Brlek – 4 – “paga” con la panchina alcuni errori di comprensione del gioco della settimana passata a Thun. Quando entra, aiuta la squadra a conquistare la prima vittoria casalinga);

Domen Črnigoj – 4,5 – parte a mille, con un primo tempo a tutta birra. Cala un po’ a inizio ripresa, poi si riprende e con la sua velocità fa ammattire il lento Pa Modou;

Alexander Gerndt – 4 – la tanta buona volontà che ci mette viene vanificata dal fatto che là davanti è un po’ isolato. Oggi gli sarebbe servita una spalla (Marc Janko) per poter sfondare;

(75′ Mattia Bottani – s.v. – ha sul piede il colpo del definitivo kappaò e lo spreca volendo cercare un pallonetto. Purtroppo, è ancora lontano anni luce dalla forma ottimale);

Guillermo Abascal – – gli esperimenti (Masciangelo a destra e Yao titolare) non convincono appieno. Ha però trovato in Čovilo un leader del centrocampo, che a Lugano mancava da tempi assai lontani e che gli ha salvato il posto.

Leggi anche questi...