Manzo: ” Evitare le disattenzioni”

scritto da Claudio Paronitti

manzoLUGANO – Dopo quella che diventerà oramai la consueta analisi-video pre-rifinitura, la rosa bianconera si è ritrovata sul campo per l’ultimo allenamento prima della partenza per Berna, dove domani sera (calcio d’inizio alle ore 20:00) affronterà lo Young Boys, seconda forza del campionato. Mister Andrea Manzo ha dedicato la seduta agli allineamenti da proporre per contrastare al meglio la corazzata giallonera. È stata schierata quella che, con ogni probabilità, sarà la formazione titolare, anche se lo stesso mister lascia spazio a qualche possibile novità: “Ho delle idee a proposito, devo soltanto averle più chiare. In questo momento ho a disposizione molti giocatori che hanno lavorato molto bene e che possono essere nell’undici di partenza domani. Settimana scorsa l’ho detta subito perché era la formazione che sentivo. Oggi, mi devo confrontare con lo staff, che mi dirà la sua. La scelta finale però la farò io, a prescindere da quello che mi è stato consigliato”.

Vi è la possibilità di vedere Marco Padalino dal 1’ in difesa, con il conseguente spostamento, più naturale per lui, di Dragan Mihajlovic nel ruolo di esterno alto d’attacco: “Sto pensando anche a questo tipo di soluzione. Mi dà un po’ da pensare. La notte porta consiglio, dicono. Dopo il risveglio, avrò altre 12 ore per rifletterci. Dragan è un giocatore che mi permette di cambiare anche in corso d’opera. È uno che può aiutare la difesa nel momento in cui loro (l’YB, ndr) potrebbero “offendere” in 5, perché so che spesso i loro terzini partono rapidamente in contropiede. È una cosa che valuterò molto attentamente. Oggi ho il tempo per farlo, mentre domani avrò le idee molto più chiare”. Per ciò che concerne i titolari in attacco “Rossi e Ceesay partono entrambi con le stesse possibilità di giocare”.

Il Lugano andrà a Berna “per fare la partita e non pensare a quello che è successo in passato (il 7-0 del 9 aprile, ndr). Dobbiamo cercare di commettere meno errori possibili, evitando le disattenzioni e cercare di creare quei presupposti per far male. Non andiamo certamente in campo con il pensiero di ciò che è successo precedentemente”.

Martedì, lo Young Boys è volato in Ucraina per disputare l’andata del 3° turno preliminare di Champions League contro lo Shakhtar Donetsk. A riguardo, il mister crede che “le partite di Coppa ti tolgono qualche energia, però loro sono una squadra compatta, con una rosa molto competitiva e non mi soffermo sul fatto che hanno giocato in settimana o che hanno qualche infortunato. Io guardo quelle che sono le loro qualità quando ti attaccano e quello che noi dovremo fare per essere bravi a sopperire a questo. Magari cercando di far male calcisticamente in quelle occasioni che ci capiteranno, perché sicuramente qualcosa dobbiamo creare”.

Ripensando allo sfortunato esordio contro il Lucerna e alle occasioni mancate, Manzo afferma che “si può allenare tutto. Stiamo lavorando su determinate situazioni, che ci permetteranno di essere più precisi nel momento in cui andiamo a tirare in porta. Sicuramente troveremo dei benefici”.

Il mercato è il prossimo argomento: “Sto lavorando bene con questo gruppo – continua il mister veneziano -, poi se arriva qualcosa in più sarò ben felice. Ma con questo gruppo lo sono già e sto lavorando come devo lavorare”. Steve Rouiller dovrebbe aggregarsi lunedì al gruppo: “Più giocatori hai e più facile è fare cose diverse da quelle che si stanno facendo ora”. Anche un possibile cambio di modulo: “Nel calcio mi piace tutto, mi piace confrontarmi. Se ho dei giocatori intelligenti, non vedo perché non dovrei pensare a schierare anche una difesa a tre”.

“A volte ci saranno delle partite dove il gioco sarà meno fluido e meno bello. L’importante però è che quello che si fa risulti essere utile per la partita che si andrà a disputare. Dovremo essere bravi anche a interpretare ogni match. Ci saranno sicuramente degli incontri dove non avremo la fluidità di movimento, e lì dovremo essere bravi a sfruttare quelle due occasioni che ci capiteranno, per poi difenderci in trincea. Non è un non-giocare, è un sapere essere organizzati in base a quello che ti capita. Nel mio credo c’è il giocare, l’essere offensivo con il giusto equilibrio. È la filosofia che cerco d’impartire ai ragazzi”.

manzo renzettiSulle parole del Presidente Angelo Renzetti, che lo ha ripreso per essersi girato più volte verso la panchina nella prima contro il Lucerna: “Se lui mi fa un’osservazione di questo tipo è perché vuole che io migliori. Vede che altri allenatori non lo fanno, ma è un consiglio per farmi migliorare. Non vedo alcun tipo di offesa. Quando uno mi dà un consiglio, lo accetto da tutti, perché quando una persona ti dice qualcosa, c’è sempre un filo di verità nelle sue parole. Tu devi essere intelligente a valutare quello che è giusto, cercare di imporlo nella maniera corretta e nel migliore dei modi. Quando mi incontro con il Presidente discutiamo e parliamo sempre in concretamente. Io cerco di portare le idee in campo, lui pensa sempre ciò che è meglio per la squadra, perché vuole bene a questo Lugano. È un dato di fatto che da anni sta dando sé stesso per il Lugano”.

Sul ruolo di Mattia Bottani nello spogliatoio: “Secondo me è un giocatore importante. Ha dimostrato che quando sta veramente bene fisicamente viene seguito dal gruppo, è un punto di riferimento. Se riesce ad avere la continuità sul campo, e la troverà perché è una questione esclusiva di allenamenti, diverrà importante per tutti. Mattia è il giocatore che ci può risolvere le cosiddette partite chiuse, dove magari ci troviamo in difficoltà, con una giocata delle sue. Potrebbe far sì che la squadra porti a casa il massimo risultato con il minimo sforzo”.

Sul ruolo del “Pibe” in campo: “Quando starà bene, lui potrà svariare da destra a sinistra senza problemi. E noi dovremo essere bravi a muoverci in funzione dei suoi movimenti. Cito come esempio Francesco Totti, che sa tuttora mettersi in diverse posizioni del campo dove sa di trovare spazio per le sue giocate. Mattia è simile. Noi dobbiamo essere bravi a fargli trovare questa dimora, che non è fissa, ma che è data dalla situazione e dalla partita”.

Sul clima sereno che si percepisce nel gruppo: “L’allenatore è bravo quando fa pochi danni, e quando nello spogliatoio riesce ad avere, su 24 persone, 2-3 che gli stanno meno simpatiche. Purtroppo non si può essere simpatici a tutti. Credo di aver fatto un buon lavoro sotto questo aspetto. Poi, saranno il campo e i risultati a dire il resto. Io sono contento per come siamo come gruppo. Onestamente, io mi diverto e noto che anche i ragazzi si stanno divertendo. Vuol dire che quando si fanno determinate cose, è anche più facile cercare di raggiungere un obiettivo. È come quando si va a scuola: io avevo dei professori che riuscivano a coinvolgermi e altri meno perché meno simpatici. Se i ragazzi si divertono, l’apprendimento risulta essere veloce e concreto”.

piccinocchiSul centrocampo leggero, composto da “piccolini” come Jonathan Sabbatini, Mario Piccinocchi e Davide Mariani: “Domani magari mi smentiranno, ma fino a questo momento non abbiamo mai avuto problemi fisici, di contrasto. Perché, sebbene siano piccoli di statura, tutti saltano molto bene di testa, contrastano con una certa forza. Nella prima partita ho notato che non abbiamo perso molti contrasti, pur avendo giocato contro una squadra (il Lucerna, ndr) che ha qualità fisiche importanti. Penso sempre che a fare la differenza siano le motivazioni, così come la postura del corpo, nel modo in cui ci si pone di fronte all’avversario. E in questo Mirko Conte (il suo vice, ndr), che ha giocato ad alti livelli, dispensa consigli a iosa. Per il momento, i ragazzi stanno facendo quello che devono fare. E lo stanno facendo bene”.

Sull’ossatura della squadra: “Io parto sempre dalla mia gestione. Sabato scorso al 90’ potevamo ancora fare gol. Siamo stati noi un po’ svizzero-tedeschi e abbiamo visto un po’ gli italiani dall’altra parte. Il Lucerna è stato, nel suo gioco, un po’ più italiano di noi. Fino all’ultimo la squadra voleva essere offensiva. Nella mia mentalità non esiste il fatto di non giocare fin quando non si è sotto la doccia. Sotto la doccia è finito tutto”. Poi “il giocatore si adatta. I ragazzi che ho a disposizione sono da parecchi anni in Svizzera. La mentalità la stiamo creando. Non dobbiamo mollare. Magari verrò smentito, però dirò ai ragazzi che dobbiamo continuare a giocare” sulla strada intrapresa “da quando ho iniziato io” ad occuparmi della squadra.

Sicuri assenti per la trasferta bernese saranno Bottani – che ha subito un risentimento muscolare con tempi di recupero stimati in una settimana -, e Orlando Urbano – che è ancora alle prese con l’infortunio al ginocchio patito nella finale di Coppa Svizzera dello scorso mese di maggio -. Il loro rientro è previsto a breve.

La formazione che manderà in campo mister Manzo dovrebbe essere la seguente (modulo 4-3-3): Salvi – Padalino, Sulmoni, Golemic, Jozinovic – Sabbatini, Piccinocchi, Mariani – Alioski, Mizrachi, Mihajlovic.

Dirigerà l’incontro dello “Stade de Suisse” Sandro Schärer, coadiuvato da Sandro Pozzi e Markus Räber. Quarto ufficiale sarà Pascal Erlachner.

Servizio di Claudio Paronitti.

Fotografie di Flavio Monticelli.