Mercato: il futuro è adesso!

scritto da Flavio Ferraria

Le dirigenze studiano le soluzioni per arricchire e potenziare le rose delle proprie squadre

Si avvicina il 2018, ma a gennaio non è solo il primo mese dell’anno dove si fanno progetti, di solito sempre positivi per migliorare la vita di ognuno di noi, ma in quel primo mese dell’anno riapre il mercato.

Il mercato è un Progetto, è un’idea (molte volte personale) che va portata avanti, una ricerca costante per arricchirsi.
Il mercato di gennaio, così detto di riparazione, è un percorso tortuoso da affrontare con lucidità e in modo paziente, già perché c’è un tempo per ogni cosa, per guardarsi dentro, per fronteggiare le emergenze, per rifarsi il trucco. Il campo è un giudice implacabile dove ci sono domande e risposte.

E il pallone rotola e direttori sportivi e osservatori si sono messi a studiare e capire dove e come intervenire. Poi bisognerà intervenire e decidere: gennaio è uno snodo, può servire per sistemarsi  o aiutare ad accelerare in vista della volata finale.

Il Basilea deve pensare a un vero numero 10.  Dopo l’abbandono di Delgado, dietro alle punte serve il classico regista. In attacco l’arrivo di Ajeti ha compensato l’infortunio dell’olandese “Wolf” e si attende la definitiva esplosione di Oberlin. Di rimpiazzo Bua. Il portiere Vaclick già puntato da squadre inglesi nell’estate passata. Ha pronto il probabile sostituto? Il Losanna “dei Chimici” dovrà mettere mano al portafoglio: servono rinforzi in tutti i settori. Molto lavoro per il nuovo direttore sportivo.

Il Presidente Renzetti deve rinforzare l’attacco della sua squadra e trovare giocatori sulle fasce: destra- sinistra; sinistra-destra. L’YB: un difensore centrale e forse anche una punta. Lo Zurigo: ritocchi a centrocampo. Il Sion: vendere e comprare giocatori: quelli veri.
Dirigenti chiusi dentro un pensatoio nel quale si combinano le strategie politico-imprenditoriali, economiche tecniche. Il “Progetto” del mercato.