Mi manca il (vecchio) calcio..

scritto da Walter Savigliano

A volte mi sveglio e mi manca qualcosa.
Mi manca stare sui banchi di scuola e non vedere l’ora che arrivi l’estate, con le sue giornate calde vissute a pane e pallone.
Mi manca partire di casa alle due e rientrare al tramonto con le ginocchia sbucciate e la maglietta piena di terra.
Mi manca la tedesca, il mondialito e le partite che finiscono al dieci.
Mi manca l’amico con il pallone.
Mi manca citofonare casa per casa agli amici per andare a giocare.
Mi mancano le partite contro i ragazzi degli altri paesi, condite da sana rivalità e patriottismo.
Mi manca pensare che il Gatorade desse davvero energia.
Mi mancano le immense chiaccherate su chi fosse meglio tra quel giocatore o quell’altro.
Mi manca “Il palo salva” e “il pallone non è mio”.
Mi manca “chi segna vince”.
Mi manca l’amico più bravo da marcare stretto anche a costo di litigare.
Mi manca il profumo d’estate che inizia a farsi sentire nei pomeriggi di Giugno.
Mi manca giocare con palloni sgonfi.
Mi mancano le Domeniche di Agosto, quando tutti erano in vacanza ma piuttosto che non giocare si andava anche in due.
Mi manca la tristezza di Settembre, quando le scuole riaprivano i cancelli e giocare tutti i giorni era difficile.
Mi manca tutto ciò. Mi manca ancor di più quando vedo quel campetto, teatro di sogni e di mille battaglie, vuoto.
Giocate fin che siete in tempo.
Emozionatevi.
Uscite, correte, giocate sotto la pioggia, fate goal, sbucciatevi le ginocchia.
Sognate.
Non c’è niente di più bello.

1 commento

natale
natale 6 Luglio 2018 - 11:11

Natale.
Salve, condivido tutto quello che hai scritto, aggiungerei solo mi manca il profumo dell’oratorio , il rubare le ciliegie, dentro nel tuo scritto a ragionarci bene manca e in tutti questi anni ne abbiamo avuto purtroppo conoscenza un digiuno di giocatori campioni, che il Ticino sfornava con umiltà.
Natale.

I commenti sono chiusi

Leggi anche questi...