Michael Kabamba: la 28esima primavera

scritto da Redazione

Lo avevamo visto un paio di anni fa e già allora, qualcuno lo aveva collocato sul trampolino.  

Il bello del calcio è a volte il cliché: ovvero, ne stiano alla larga coloro che pretendono da un giocatore che non si atteggi a “star” prima ancora di esserlo. Perché se così non fosse, il calcio non sarebbe ciò che è. E allora, dopo un inizio di stagione con qualche limite dettato dai tre gradini reali che separano una seconda lega dalla prima, il non ancora 28enne difensore centrale italiano del Mendrisio si è conquistato presenza fissa nella Top 11 ideale del Gruppo 3.

La “trasformazione” si è compiuta definitivamente dopo la partita di Tuggen quando in sintesi Michael Kabamba ha sfoderato una prestazione monstre che ha miscelato alle risapute qualità tecniche e atletiche anche quelle mentali che alla lunga lo hanno poi portato a capire come funziona il gioco in prima lega.

Al suo primo anno nella categoria, il numero 22 – di un anno più giovane del fratello Noel – si è rivelato elemento imprescindibile nello scacchiere di un Mendrisio che tra alti e bassi è riuscito ad arrivare in fondo per potersi giocare il destino con i propri mezzi. Trovare tra i giocatori più utilizzati proprio colui che a luglio era stato annunciato come primo rinforzo della squadra è sinonimo di merito che va suddiviso equamente tra il DS Croci e lo staff tecnico che ha impostato l’ex Balerna sfruttandone a pieno tutte le caratteristiche.

Le statistiche parlano chiaro: 22 presenze in prima lega più una in coppa per un totale di 2031 minuti e ben 21 partite complete su 23. Soltanto Vinatzer (2123′), Noel Kabamba (2054′), Cataldo (2034′), Sarr (1992′) e Moscatiello (1955′) hanno giocato minuti in più di MK che vale 1941′ e salvo imprevisti chiuderà la stagione regolare sopra i 2000′.

Quella dei fratelli Kabamba è stata indiscutibilmente la coppia di difensori centrali più forte del campionato e l’affiatamento tra i due ha permesso al Mendrisio di schierare sempre e comunque una difesa competitiva anche a fronte dei numerosi infortuni che hanno condizionato la stagione di Croci-Torti, Kandiah oltre alle premature uscite di scena di Garetto, Maestri-Caravita e Gennari. Chi a turno ha avuto il compito (ed il piacere) di avvicendarsi nella linea a quattro ha potuto uscire dal campo con la soddisfazione di aver fatto bene e di aver imparato quanto necessario per un bagaglio più completo.

Che sabato sarà o meno l’ultimo atto della stagione, Michael Kabamba – anche a fronte di quanto visto in giro in Challenge League dalle parti del “Riva IV” – ha dimostrato di poter scalare ancora almeno una categoria, con wild card (che sarebbe meritata) di avere anche una chance un po’ più in alto. Cosa che però i cliché del calcio (ticinese) non sembrerebbero consigliare.

Foto archivio CHalcio.com

 

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