Minotti: “Non vogliamo fermarci, stiamo crescendo”

scritto da Riccardo Vassalli

 

di Riccardo Vassalli
“Niente paura, tu corri, tu corri” su queste note finisce il ritornello di una canzone, dedicata a Maradona, dei Gemelli Diversi. Ed è forse lo stesso ritornello che ogni giorno si ripete Pietro Minotti, terzino fludificante (e non solo) del Giubiasco. 22 anni ancora da compiere (il 23 marzo) e una vita dedicata al calcio, scuola e famiglia. Pietro, nonostante la giovane età, di calcio qualcosa ne capisce.
Non a caso ha militato in tutte le Under del Team Ticino indossando anche la fascia da capitano, la quale gli ha dato grandi responsabilità come lui stesso ci racconta: “ Il capitano al interno di uno spogliatoio è un ruolo molto importante. Quando indosso la fascia mi carico di una certa responsabilità: sono consapevole che devo fungere da esempio e da persona di riferimento per i miei compagni e perciò il mio comportamento deve essere esemplare. Sono una persona che va d’accordo con tutti e sono il primo che sostiene il compagno nei momenti meno felici; il mio modo di essere e di agire è sempre stato apprezzato dai giocatori e di questo ne sono molto felice. I valori più importanti che cerco di trasmettere, oltre al rispetto, sono la tenacia e lo spirito di sacrificio.”

 

 II 22enne di Giubiasco però non fa solo il giocatore: “ No, ho fatto un anno di vice allenatore al Team Ticino U14 e da tre anni a questa parte svolgo il ruolo di assistente nella Under 16.” Tornando a parlare del suo Giubiasco, Pietro ci svela come si è svolta la preparazione invernale degli uomini di Casarotti: “La preparazione invernale si è svolta in modo positivo; nelle prime quattro settimane abbiamo usufruito delle infrastrutture del Centro Sportivo di Tenero e abbiamo quindi avuto le condizioni ideali per svolgere degli allenamenti di qualità. Ora è da 2 settimane che siamo tornati alla base, ma siamo estremamente contenti di come sta procedendo la preparazione, ho visto lo staff tecnico e i giocatori molto motivati e concentrati e questo è sicuramente molto positivo in vista dell’imminente ripresa del campionato. Purtroppo in questo periodo dell’anno è complicato trovare campi per amichevoli e ultimamente anche in virtù di condizioni climatiche non sempre favorevoli, siamo stati costretti a rinviare un paio di partite di preparazione. Diciamo che questo è l’unico neo di una preparazione invernale tutto sommato molto positiva.“ Alla domanda su cosa ci si deve aspettare dal giovane gruppo biancorosso il difensore è intenzionato a dare continuità ai risultati ottenuti nel girone d’andata: “Quando hai a che fare con un gruppo giovane come il nostro è sempre difficile fare pronostici. Siamo molto soddisfatti del nostro girone di andata: al di là del risultato in classifica che è molto positivo penso che Mister Casarotti può essere ancora più contento della continua progressione che avuto ogni singolo giocatore e di conseguenza l’intero gruppo. Un processo di maturazione continua che è alla base dei risultati positivi ottenuti fino adesso. Non dimentichiamoci che l’anno scorso abbiamo lottato fino alla fine per mantenere la categoria e ora con gli stessi giocatori siamo ancora attaccati alla parte alta della classifica! Un bel miglioramento, ottenuto grazie allo spirito di sacrificio e alla coesione di un gruppo eccezionale, che ci da molta fiducia per affrontare il girone di ritorno. Prenderemo partita dopo partita con molta umiltà e alla fine sono sicuro che saremo soddisfatti di quanto fatto. Posso però promettere che battaglieremo ogni partita e daremo del filo da torcere a tutte le squadre.”

Con Mattia Casarotti, Pietro sta svolgendo la sua migliore stagione da quando gioca con la maglia del suo paese, come lui stesso ci rivela: “Si decisamente!! Anche perchè questa è la mia seconda stagione; sono arrivato a Giubiasco l’anno scorso a novembre, e in quel periodo avevamo qualche difficolta di troppo, quindi questa non può che essere la mia migliore stagione. Sono però convinto che se riusciremo a confermare l’ossatura del gruppo anche per il prossimo anno; beh quella stagione potrebbe diventare la più soddisfacente…vedremo!”

Abbiamo chiesto a Pietro se a suo parere in Seconda Lega contino più i piedi buoni o l’integrità fisica: “Sono due componenti dalle quali non puoi prescindere! Un giocatore di livello deve avere una buona tecnica di base e un’ottima capacità aerobica. Poi è vero ci sono le eccezioni; ci sono giocatori con molta esperienza e dotati di un’ottima tecnica che riescono a fare la differenza senza correre troppo, ma possiamo contarli sulle dita di una mano. Il calcio, soprattutto ad alti livelli, è un mix di elementi e di capacità, se vuoi eccellere devi possedere più qualità possibili e questo nelle debite proporzioni vale anche in seconda lega.” Siccome la duttilità tattica del giocatori è una delle caratteristiche principali, abbiamo chiesto se preferisce un gol salvato sulla linea o un gol segnato: “Bella domanda….la cosa più bella di solito è quella che permette alla tua squadra di vincere, quindi direi che dipende dalle situazioni. In ogni caso per quanto mi riguarda, se devo scegliere, direi la prima anche perchè io e il gol non andiamo tanto d’accordo.”

Tenendo conto dell’imminente inizio del campionato abbiamo scambiato qualche domanda sulla Seconda Lega Regionale affrontando l’argomento giovani, dove Minotti ha risposto: “Si certamente. La nostra è una politica societaria che sposo al 100% e sono contento di farne parte. Il Giubiasco è una dimostrazione di quanto si possa fare bene anche con molti giovani. Mi vengono in mente Giacomo Minotti (1996), Daniel Mele (1996) e Samuele Marcoli (1997); tre giocatori della regione che stanno facendo la differenza nella nostra squadra. Durante la preparazione si sono aggiunti al nostro gruppo anche un paio di allievi A. Ovviamente per far crescere bene un giovane è necessario dargli fiducia e minuti di gioco, ma anche importante affiancargli giocatori di esperienza che fungono un po’ da „insegnanti“. Ecco quindi che la presenza di giocatori navigati risulta di fondamentale importanza in una squadra e io sono felicissimo di poter avere tra le nostre fila un giocatore come Martino Bassi, imprescindibile per il nostro gruppo. Penso che la tendenza nei prossimi anni sia questa: dare molto spazio ai giovani e vi posso garantire che il Ticino è pieno di giovani di qualità. Purtroppo ci sono ancora troppe società che la vedono diversamente nel calcio regionale e che non hanno come primo obiettivo quello di far crescere il giovane della regione, bensì preferiscono cercare giocatori gia formati che dovrebbero garantire un risultato migliore. Penso che bisognerebbe fare uno sforzo per capire veramente quale sia lo scopo delle leghe “minori“.

Il giocatore più forte della Seconda? “ Michele Coppola Il suo mancino velenoso fa invidia a molti. È un giocatore molto solido, messo bene fisicamente, con un’ottima tecnica e buona visione di gioco e con un buon fiuto del gol. In più ha il vantaggio che può giocare in più posizioni e sempre con un grande profitto. Le sue punizioni sono inoltre sempre insidiose! Mi aspetto un’ulteriore passo avanti da parte sua in questo ritorno e sono sicuro che diventerà il top player del Vedeggio.” Chi avrà la meglio a fine campionato? “Penso che alla fine sarà una lotta a 3: a contendersi la vittoria finale ci saranno Sementina, Losone e Vedeggio. Sarà però la formazione di Peschera, squadra meglio attrezzata del campionato, a prevalere sulle altre…ma attenti al Giubiasco( ride ndr)”.

*** Foto US Giubiasco

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