MY LIFE: questa mia vita (12)

scritto da Davide Perego

Non ricordo più quando io e il mio Servette ci separammo. Credo però di non aver mai visto Gilbert Gress in panchina e ciò mi fa pensare che fu al termine della stagione 1988-1989, della quale conservo un poster con la firma di (quasi) tutti i giocatori. La stagione successiva è quella del grande ritorno di Peter Pazmandy con l’ultimo regalo di Carlo Lavizzari: Kubilay Turkylmaz, un attaccante che tutti avrebbero voluto. Arrivarono anche Djurovski, Rufer, Acosta, Pédat, Stiel e Fargeon, ma qualcosa mi portava lontano da quello che per tanti anni era stato un modo per sognare.

Non fu una gran stagione, ma ci fu modo di vedere a Ginevra un certo Ruud Krol, cosa che nemmeno m’incuriosì se è vero che non me lo ricordavo proprio. Oggi il Servette rappresenta solo un motivo per non cedere al passare degli anni: un po’ come correre in edicola per l’uscita della nuova collezione di figurine.

Il tempo si è però fermato sabato pomeriggio quando a Pian Scairolo gli eroi della mia adolescenza si sono riuniti nell’ambito dei festeggiamenti del centenario del FC Paradiso. E pensare che se l’amico Gianluca non mi avesse avvisato, nemmeno lo avrei saputo. Insomma, è stato emozionante e semplicemente “bello” rivedere da vicino così tanti campioni.

Una cosa però la voglio scrivere, la fotografia che vedete non può essere reale. Karl Engel e Claude “Didi” Andrey seduti in panchina a veder giocare gli altri non sarebbe mai esistito negli anni del “Grand Servette”. Quella che oggi chiameremmo “una bestemmia” può anche essere passata inosservata. Mi sono dilungato per trovare una scusa: quella di pubblicare una fotografia di due campioni. Perchè di Engel e di Andrey non ce ne sono mica stati tanti.

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