No Alioski? No problem! Espugnata la Pontaise e 3° posto confermato

scritto da Claudio Paronitti

Nel catino della Pontaise, il Lugano, autore di una gara molto intelligente, riesce a girare una sfida che si era messa subito sui binari sbagliati. L’autorete di Lotomba e la rete di Carlinhos Junior proiettano i bianconeri in un’altra dimensione. Grazie al contemporaneo pareggio del Sion a San Gallo, venerdì prossimo contro il Lucerna basterà un punticino per chiudere la stagione al terzo posto, sinonimo di fase a gironi di Europa League

Che la sfida della Pontaise presentasse insidie già in fase di presentazione era noto. Che il Losanna (che l’ultima volta da tre punti in casa risaliva proprio contro il Lugano nel girone d’andata) avesse voglia di chiudere in bellezza era noto. Meno noto che i bianconeri approcciassero la gara in maniera un po’ troppo attendista e un po’ passiva. Il gol del vantaggio vodese è lo specchio della prima parte di gara: sugli sviluppi di un calcio d’angolo Piccinocchi viene ostacolato da Rouiller al momento del rinvio di testa. La sfera finisce dalle parti di Torres, il quale vince la sfida a sportellate con Golemic ed effettua una rovesciata che va direttamente sulla testa di Ben Khalifa (partito in posizione assolutamente regolare) che non ha alcuna difficoltà a insaccare. Nell’occasione il geometra del centrocampo si infortuna e deve lasciare il posto a “Rocky” Rey. I losannesi, acquisita la salvezza otto giorni or sono, giocano con la mente libera e senza alcuna pressione e la loro manovra ne giova. Ne è esempio la chance capitata attorno alla mezzora all’autore del gol Ben Khalifa, che si incunea molto bene tra le maglie della difesa bianconera e il cui tiro viene trattenuto da Salvi. L’assenza di Gianni Alioski pesa come un macigno, Carlinhos Junior – che il Presidente Angelo Renzetti ha già incoronato come l’Alioski della prossima stagione (!) – sembra non essere il sostituto adatto facendo rimpiangere il biondo macedone. Malgrado tutto, i bianconeri provano a costruire qualcosa e ci riescono a partire dal 35’ con Sadiku protagonista di un paio di azioni. A due minuti dal termine ancora l’attaccante albanese tenta di indurre Schärer a fischiargli un penalty, ma il direttore di gara non ci casca e lascia giustamente correre. È poi il turno di Cümart testare i riflessi di Castella, che blocca a terra senza problemi. Piccole occasioni che potrebbero lasciare una minima speranza per il prosieguo della partita, data anche dal fatto che con l’ingresso di Rey i bianconeri hanno guadagnato in grinta, aggressività e compattezza, aumentando la propria mole di gioco, senza riuscire però a insaccare perlomeno il punto del pareggio.

La ripresa inizia esattamente come la prima parte di gara, con il Losanna bravo a monopolizzare il possesso del pallone e il Lugano a rincorrere gli avversari. Da un lungo lancio di Custodio giunge la prima occasione, con Torres che in girata impegna Salvi costringendo l’estremo difensore bianconero a deviare in corner. Gli uomini di Tramezzani faticano a carburare, ma (manco a dirlo) con una ripartenza possono rendersi pericolosi. In superiorità numerica, però, Golemic spreca il tutto cercando un improbabile passaggio all’indietro per Mariani quando un tocco verso l’interno dell’area piccola era più adatto. Un gol non sembra nell’aria, ma nel calcio quando meno te lo aspetti arriva puntuale. Corre il 63’ e un’incursione di Carlinhos Junior costringe Monteiro a rinviare il pallone. Per sua sfortuna la sfera va a incocciare sugli stinchi di Sabbatini e infine, con un incredibile flipper, sulla gamba di Lotomba che inganna Castella per il punto che vale l’uno a uno. I contemporanei gol di Sion e Vaduz garantiscono (almeno momentaneamente) ai bianconeri il quarto posto. Trascorrono sei minuti e i ticinesi (oggi di rosso vestiti) girano la partita. Mizrachi, appena entrato al posto di Rey, lancia perfettamente in profondità Sadiku. L’albanese crossa al centro per l’accorrente Carlinhos Junior che con un piattone di precisione chirurgica supera Castella e fa tornare i suoi al terzo rango. Questo uno-due in rapida successione fa benissimo ai luganesi, capaci con la loro intelligenza tattica e tecnica di mandare fuori giri i loro avversari. Il Losanna non ha più la forza di reagire e, nonostante manchino più di venti minuti al termine, non riescono a crearsi una vera occasione da rete, un po’ per mancanza di fiducia e, soprattutto, per la solidità difensiva bianconera, una volta di più ottima a chiudersi in coro.

Non è stato un incontro dominato dal Lugano, ma la differenza tra i due club è stata chiara. Il Losanna ha fatto la partita per i primi venti minuti (andando pure in vantaggio). Dopodiché, i bianconeri hanno alzato il proprio baricentro, in particolare grazie all’inserimento di Rey. E da quel momento per i vodesi non c’è più stato nulla da fare. Con il pareggio del Sion a San Gallo la situazione per la conquista del terzo posto cambia parecchio. Il Lugano aumenta a tre le lunghezze di vantaggio sui vallesani, consapevole di avere sempre tra le mani (e i piedi) il proprio destino. Venerdì contro il Lucerna, nell’ultima partita della stagione, servirà molta testa e parecchia calma per poter raggiungere l’obiettivo della fase a gironi dell’Europa League e mettere in cassaforte quei 4 milioni di Euro destinati alla squadra elvetica che chiude il campionato al terzo rango, coscienti che basterà un pareggio per coronare nel migliore dei modi il sogno.

IL TABELLINO

FC LAUSANNE-SPORT – FC LUGANO 1-2 (1-0)

STADE OLYMPIQUE DE LA PONTAISE – 3’558 spettatori.

RETI – 12’ Nassim Ben Khalifa 1-0, 63’ Jordan Lotomba 1-1 (autorete), 68’ Carlinhos Junior 1-2.

AMMONITI – 30’ Steve Rouiller, 64’ Andrea Maccoppi, 69’ Carlinhos Junior.

ESPULSI – nessuno.

FC LAUSANNE-SPORT (4-1-2-3) – Thomas Castella; Jordan Lotomba, Marcus Diniz, Elton Monteiro, Nicolas Gétaz; Andrea Maccoppi; Alexandre Pasche (68’ Musa Araz), Olivier Custodio (56’ Samuele Campo); Benjamin Kololli (62’ Xavier Margairaz), Gabriel Torres, Nassim Ben Khalifa. Allenatore: Fabio Celestini.

FC LUGANO (3-1-4-2) – Mirko Salvi; Steve Rouiller, Fulvio Sulmoni, Vladimir Golemic; Mario Piccinocchi (14’ Antoine Rey, 67’ Ofir Mizrachi); Eray Cümart (46’ Pepín), Jonathan Sabbatini, Davide Mariani, Dragan Mihajlovic; Carlinhos Junior, Armando Sadiku. Allenatore: Paolo Tramezzani.

ARBITRO – Sandro Schärer; ASSISTENTI – Johannes Vogel e Sladan Josipovic; QUARTO UFFICIALE – Lionel Tschudi.

RECUPERI – 2’ pt; 2’ st.

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