Oui, Je suis Nuzzolo

scritto da Davide Perego

CHIASSO – A pensare di voler mettere insieme la “simpatia” di Raphael Nuzzolo e Geoffrey Tréand ne uscirebbe forse un Carlos Varela. Il paragone potrebbe essere abbastanza azzeccato, ma se non lo fosse avremo tempo per pensarne un altro. Il 34enne attaccante numero 14 dello Xamax ha fatto vedere il bello e il brutto del proprio repertorio nell’anticipo giocato ieri sera al Riva IV. Tanto quanto incontenibile nelle proprie accelerazioni, il vero ed unico uomo chiave della squadra di Michel Decastel ha fatto vedere alla tribuna di Chiasso quanto un gesto stupido possa far cambiare il giudizio su una prestazione.

Forse non un caso che ad inizio ripresa, il bomber neocastellano si sia letteralmente divorato a porta vuota il goal del raddoppio. Sicuramente non casuale che Decastel lo abbia sostituito a pochi minuti dal fischio finale affinchè la reazione della tribuna potesse scatenarsi in assordante bordata di (meritati) fischi. Per gli assenti: dopo aver trasformato dal dischetto il rigore del vantaggio, Nuzzolo si è prodotto in un paio di incomprensibili ed ingiustificati gesti di grande maleducazione nei confronti del pubblico (Foto CHalcio). Il giallo estratto dal deludente Alessandro Dudic (male coadiuvato dai suoi collaboratori) è stato un saldo di cambio stagione.  Brutto  episodio, ma in quanto a galateo lo Xamax ha sempre poco da insegnare.

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