Pirotecnico 3-3 tra San Gallo e Lugano

scritto da Redazione
di Ariele Mombelli
Partita stracolma di emozioni quella disputata questo pomeriggio alle 16.00 alla AFG Arena tra San Gallo e Lugano. In uno stadio di per sé già complicato, i bianconeri si sono fatti del male da soli, mancando completamente l’entrata in materia. Dopo soli 16′, infatti, i padroni di casa conducevano già per 2-0 in virtù delle reti di Bunjaku, dopo un goffo intervento di Valentini, e di Aleksic, abile a sfruttare un’indecisione di Urbano. Quando tutti temevano il peggio, però, il San Gallo, probabilmente pensando di avere già i tre punti in tasca, ha colpevolmente smesso di giocare, consentendo al Lugano di prendere coraggio.
Una volta messa fuori la testa dalla propria metà campo, la squadra di Zeman ha più volte sfiorato la rete, ma la solita imprecisione sottoporta ha giocato il suo ruolo. Ci è voluto dunque un gol fortunoso di Crnigoj (fondamentale la deviazione di Mutsch sulla sua conclusione) per accorciare le distanze e dare ulteriore fiducia agli ospiti, che dopo la pausa hanno dominato la squadra di Zinnbauer. Ad acciuffare i padroni di casa ci ha pensato la premiata ditta Culina-Sabbatini: il primo, poi infortunatosi e probabilmente assente per la semifinale di Coppa di mercoledì, ha letteralmente aperto in due la disattenta difesa dei padroni di casa, per poi servire al secondo un assist d’oro con il tacco. L’uruguagio, con una magistrale conclusione non ha lasciato scampo a Lopar, portando tutto in parità. Dopo due grosse occasioni scialacquate dall’esuberante ma impreciso attaccante sangallese Salli, i bianconeri hanno messo la freccia punendo il San Gallo in contropiede con il nono gol stagionale di Culina, ottimamente servito da Donis. L’attaccante greco, entrato nella ripresa e rivelatosi come migliore in campo, ha continuamente seminato il panico nella retroguardia avversaria guidata pessimamente dal capitano Angha. Quando il Lugano sembrava più vicino al doppio vantaggio, ecco cadere il pareggio ospite, siglato da Aleksic con una precisa punizione infilatasi sul palo dalla parte di Valentini.  Come successo due settimane or sono a Thun, a Zeman pareggiare non sta bene, e dunque, tutti all’arrembaggio. A 10′ dal termine, Donis si inventa una serpentina e viene steso in area. Erlachner, pro San Gallo per 90′ minuti,  non può altro che fischiare il rigore. Dal dischetto si presenta lo stesso attaccante (non designato da Zeman come rigorista!), che viene ipnotizzato da Lopar. Nel finale, le due squadre, stremate, non riescono, o meglio, non possono, più farsi del male. Un pareggio che può andare bene, viste le diverse assenze e visto l’arbitraggio, che avrebbe potuto, visto l’episodio del rigore, essere una vittoria. In sostanza ha fatto tutto il Lugano, compiendo un mezzo suicidio nella primissima parte di gara e mettendoci cuore e grinta per il resto della partita.

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