Polli & Mascazzini: gli Stalloni svizzeri!

scritto da Pier Luigi Giganti

A tutto assoceresti le Filippine, ma certamente non al calcio.

Eppure Carlo Polli ha lanciato una moda e Gabriele Mascazzini l’ha seguito a ruota.Il centrocampista ticinese di 28 anni è uno a cui piace sperimentare, e così dopo un paio di passaggi nella fin troppo banale (per i suoi canoni) Malta si è fatto attrarre dal calcio della Repubblica di Vanuatu fino ad arrivare alla sua prima esperienza filippina.

Era l’estate del 2015 quando il luganese è approdato per la prima volta nell’arcipelago delle Filippine, più precisamente a Biñan (34 chilometri a sud di Manila), sede degli Stallion Laguna Football Club.

Dopo una decina di mesi l’ex prodotto del settore giovanile del Lugano è tornato in Europa, ha giocato per un breve periodo a Bellinzona, ma alla fine ha risposto nuovamente al richiamo filippino.

E a partire da metà luglio ha portato con sé nell’ex colonia spagnola l’ex Mendrisio Mascazzini.

I due vestono il rossonero degli Stallion, non sono pagati per niente male e abbracciano una scena calcistica che, in tutto il continente, ma soprattutto a Manila e dintorni promette di crescere velocemente.

Non che gli Stallion vadano benissimo in campionato: sono sesti su otto squadre e dopo un eccellente periodo marcato da quattro vittorie hanno subito sabato scorso una fragorosa battuta d’arresto (4-0 contro il Kaya).

I due svizzeri giocano quasi sempre: Polli nel cuore del centrocampo e il 22enne Mascazzini da attaccante esterno nel 4-3-3 degli Stallion.

Nell’ultimo turno i due rossocrociati sono anche stati coinvolti in una bagarre con Mascazzini (poi sostituito) che si è visto sventolare sotto il naso il cartellino giallo.

Su un campo pesantissimo non hanno potuto fare nulla per evitare la sconfitta dei propri colori, nonostante nel finale di partita Polli (che ha indossato a partita in corso la fascia da capitano) abbia provato a suonare la riscossa.

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