prassi che oramai travolge a qualsiasi latitudine più o meno tutte le società
che non navigano in acque limpide a livello di risultati, è che il FC
Mendrisio-Stabio ha un nuovo allenatore. Giorgio Dossena, tecnico italiano della formazione ticinese
che milita nel Gruppo 3 di Prima Lega, viene esonerato ed il suo posto lo occupa il connazionale Paolo Malnati, già assistente di Roberto Gatti sulla panchina del club nel corso della stagione precedente. Una decisione probabilmente sofferta, ma altrettanto
inevitabile in considerazione dei risultati altalenanti ottenuti dai biancogialloneri
dopo un terzo di campionato. L’esperienza e la preparazione di Malnati, che in questi
anni ha maturato una quasi “maniacale” conoscenza delle compagini che
militano nel campionato di Prima Lega, avrebbe potuto portare a risultati migliori, ma al buon gioco della squadra non sono seguiti i risultati. Anche per concomitanza di episodi indipendenti dalle capacità della squadra. Il debutto del tecnico varesino –mercoledì 20 ottobreal Comunale al cospetto del modesto Buochs – è segnato da una sofferta ma meritata vittoria.
Dossena sulla panchina del FC Mendrisio-Stabio, Malnati fu licenziato.
Fatale e francamente non avrebbe potuto essere altrimenti, la sconfitta
interna, la decima assoluta della sua gestione, contro il FC Gossau. Paolo lasciò la squadra al 13esimo posto con 5 punti di
vantaggio sulla linea a 3 giornate dal termine. Paolo lasciò con una media di punti conquistati con qualcosa
più del suo predecessore dopo la virgola, segno tangibile che l’organico era stato sopravvalutato oppure che i due tecnici italiani non siano stati
all’altezza per guidare la squadra nella zona di classifica sperata. L’esonero di Paolo offrì anche lo spunto per ricordare a chi
se lo fosse scordato, le difficoltà nelle quali il tecnico si dovette muovere a causa di episodi inqualificabili che finirono per sconvolgere il buon lavoro della
squadra: su tutti squalifiche e direzioni arbitrali di figure poi sparite dalla
circolazione. A volte gli alibi ci stanno eccome soprattutto quando ti
ritrovi a giocare così tanto tempo senza alcuni ragazzi chiave e consapevole
che la malasorte ti ha puntato l’indice. Stesse modalità, cause probabilmente molto simili tra loro, ma alibi assolutamente differenti quelli di cui potrà (storicamente) giovarsi Paolo rispetto
ad esempio ad uno Schallibaum o ad un Petkovic (rimossi lo stesso giorno dalle panchine
di Lugano e Young Boys) per altro in situazioni già molto diverse l’una
dall’altra. Oltre che agonizzante, l’attuale mondo del calcio sembra
essere più che mai diviso tra correnti conservatrici e istanze moderniste ma
alla fine, pur essendo uno di quelli che il moderno lo prenderebbe a calci in
culo, non mi sono mai sentito di condannare la scelta della società. Scelta disastrosa quella della nuova classe dirigenziale del club: la distruzione del progetto di settore giovanile, voluto proprio da Malnati, che alla vigilia della stagione successiva fu messo in disparte senza accurata riflessione.