Renzetti: ” la solidità economica davanti a tutto”

scritto da Davide Perego

Zeman e RenzettiLUGANO – A volte, si direbbe che Angelo Renzetti passi il suo tempo guardando lo scorrere degli eventi da un finestrino in movimento. Realizzando quello che per qualsiasi altro Presidente meno carismatico sarebbe con ogni probabilità rimasto una specie di sogno nel cassetto, Renzetti ha portato Zdenek Zeman a Lugano e così come lo ha visto passare dal suo (privilegiato ?) osservatorio, ecco che lo ha anche visto andarsene. E’ infatti di ieri pomeriggio la conferma che il tecnico boemo non tornerà a Lugano per continuare ad occuparsi di un progetto iniziato la scorsa estate. Nell’intervallo dell’ultima partita stagionale della U21, abbiamo chiesto qualche minuto al numero uno del FC Lugano che con estrema cortesia ci ha concesso qualche domanda.

Senza entrare nello specifico, se argomento non gradito, ci può confermare l’addio di Zeman ?

” La notizia era già risaputa da qualche giorno e la conferma mi è arrivata direttamente oggi. Purtroppo non ci sono state le condizioni perchè entrambe le parti potessero continuare ad operare in sinergia”.

Questione di soldi ?

” In realtà: questione di punti di vista. A quasi 70 anni, Zeman ha preteso di voler lavorare con la “crema” e noi in questo momento la “crema” non gliela possiamo dare”.

Qualcosa legato alle presunte illazioni sulle condizioni economiche del club ?

“Assolutamente no. Non abbiamo rapporti con istituti di credito e di recente siamo stati considerati una società sana da potenziali investitori. Il punto è proprio questo: vogliamo restare con i piedi per terra e se necessario ridurre il budget proprio per non voler fare salti nel vuoto. Le richieste di Zeman per restare a Lugano sono state inaccettabili per le nostre possibilità. I giocatori che avrebbe voluto l’allenatore sarebbero stati al di fuori delle nostre tasche”.

Immaginiamo che adesso si debba correre ai ripari con un allenatore svizzero….

“No. Perchè ? Dobbiamo prima di tutto correre ai ripari con un allenatore che ci garantisca una continuità di idee con quelle di Zeman. Non possiamo buttare via tutto quanto fatto nell’ultimo anno. Non è necessario essere svizzeri per conoscere la Super League. Oramai in Italia sanno tutto del nostro campionato”.

C’è qualche primizia relativa all’interesse per qualche giocatore ?

“No. Prima di tutto l’allenatore. Abbiamo delle idee, quello è certo. Tra qualche giorno dovremmo poter lavorare sulla rosa in piena sintonia con il nuovo allenatore. I giocatori devono essere considerati e valutati con lui per cui non ci muoveremo fino a quando non avrà firmato l’allenatore”.

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