RSL, a Lucerna arriva un successo che scaccia i brutti pensieri: il Lugano ritrova finalmente i tre punti a distanza di tre mesi e mezzo

scritto da Claudio Paronitti

Alla nona occasione, il Lugano trova una vittoria tanto importante, quanto “scaccia brutti pensieri”. Il 3-0 firmato da Sadiku, Gerndt e Sabbatini regala una vera boccata d’ossigeno ai bianconeri, che, con questo successo, salgono a quota 23 punti, avvicinandosi agli avversari di turno, ora distanti solamente due lunghezze

I padroni di casa hanno tutte le intenzioni di riscattare il kappaò di mercoledì contro il Sion. La conferma si ha dopo cinquantasette secondi, istante in cui Schürpf riceve palla in posizione defilata e, liberandosi di Marić, calcia in maniera potente un pallone che, per grazia bianconera, si infrange sulla traversa.

Ancora Lucerna al 9′. Baumann è però reattivo sulla conclusione velenosa dal limite di Eleke e respinge il pericolo. Ciò accade anche tre minuti più tardi, quando Marić si perde Schneuwly, lanciato ottimamente da Demhasaj, e conclude verso lo specchio, con Baumann che risponde di nuovo presente. È un inizio alquanto complicato per gli ospiti, che subiscono la verve agonistica dei biancoblù.

Gli uomini di Weiler si avvicinano sempre più al punto del vantaggio. Appena superato il primo quarto d’ora di gioco, Eleke incrocia troppo il suo mancino, andando a un niente dal palo. I ticinesi mostrano di essere in vita dopo 23′ con un mancino dai venticinque metri di Vécsei, sul quale Salvi si distende come dovrebbe normalmente fare un portiere.

Contro l’andamento del gioco, il Lugano passa a condurre. E il merito è tutto di Sadiku. Il bomber albanese riceve un cross al bacio di Junior e, con tutta la potenza che ha in corpo, spedisce la palla (di testa) alle spalle di Salvi. Emblematica l’esultanza di Armando, che quasi quasi non crede ai suoi occhi. Da questo momento in poi, gli svizzero-centrali si sciolgono e i sottocenerini non corrono alcun ulteriore pericolo. Alla pausa è 1-0.

Il vantaggio, oltre che moralmente, sembra aver liberato un Lugano che, al rientro dagli spogliatoi, prosegue nel suo intento di contenere le offensive dei lucernesi. I quali danno qualche segnale al 58′ con una girata di Demhasaj, sulla quale Baumann interviene d’istinto, con un riflesso da portiere “vero”. Il ritmo di crociera biancoblù non è più come quello messo in atto nella prima parte di gara. Tuttavia, una volta giunti sulla tre quarti d’attacco, la pericolosità aumenta. Gli ospiti reggono bene, giocando una partita di sacrificio. Esattamente come aveva chiesto in fase di presentazione mister Celestini.

Al 69′ una sciocchezza di Eleke toglie dalla contesa il centravanti nigeriano, il quale mette al tappeto Junior con una gomitata (proprio com’era accaduto nella prima frazione). Jaccottet, quest’oggi attento e perfetto nelle sue decisioni, non esita a estrarre il secondo cartellino giallo e mandare sotto la doccia la punta africana.

A un quarto d’ora dal termine, Gerndt avrebbe dovuto chiudere la contesa, ma, trovatosi solo davanti a Salvi, non centra il bersaglio. Sono però solo le prove generali, perché due giri di lancetta dopo lo stesso svedese colpisce con un mancino che si infila tra il palo e l’ex estremo difensore bianconero per quello che, alla fine, risulterà il gol decisivo. All’86’ capitan Sabbatini suggella una vittoria che, dal vantaggio in poi, non è mai stata in bilico.

Dopo otto partite senza vittorie, il Lugano ritrova il gusto dei tre punti. È ancora presto per dire se la crisi è alle spalle, ma il successo di questa sera è una boccata d’ossigeno attesa da tempo immemore.

FC Luzern-FC Lugano 0-3 (0-1)

Swissporarena, Luzern.

Arbitro – Adrien Jaccottet / Assistenti – Vital Jobin e Jonas Erni.

Reti – 32′ Armando Sadiku 0-1, 77′ Alexander Gerndt 0-2, 86′ Jonathan Sabbatini 0-3.

Ammoniti – 7′ Blessing Eleke, 29′ Marvin Schulz, 45′ +1′ Fulvio Sulmoni, 61′ Noam Baumann, 69′ Blessing Eleke.

Espulso – 69′ Blessing Eleke.

FC Luzern (4-2-3-1) – David Zibung; Christian Schwegler (66′ Olivier Custodio), Lucas Alves, Lazar Cirković, Silvan Sidler (84′ Tsiy Ndenge); Simon Grether (78′ Yannick Schmid), Marvin Schulz; Pascal Schürpf, Christian Schneuwly, Blessing Eleke; Shkelqim Demhasaj. Allenatore: René Weiler.

FC Lugano (3-5-2) – Noam Baumann; Mijat Marić, Ákos Kecskés, Fulvio Sulmoni; Carlinhos Junior (86′ Petar Brlek), Bálint Vécsei, Mario Piccinocchi (46′ Miroslav Čovilo), Jonathan Sabbatini, Dragan Mihajlović; Armando Sadiku (74′ Mattia Bottani), Alexander Gerndt. Allenatore: Fabio Celestini.

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