RSL, al Lugano proprio non va giù lo Xamax: l’1-1 lascia comunque aperta la terrazza con vista europea

scritto da Claudio Paronitti

La “partita più importante” della stagione del Lugano – come definita da più parti – termina con i bianconeri che, per la quarta volta in campionato, non riescono a superare il Neuchâtel Xamax. L’1-1 del 90′ lascia tutto aperto sulla questione riguardante l’Europa League, mentre i neocastellani sono sicuri dello spareggio

La pressione esistente fa in modo che i primi istanti di gara trascorrano con le due formazioni intente a neutralizzarsi a vicenda. Per assistere alla prima occasione non occorre tuttavia attendere molto. Già all’8′ capitan Nuzzolo, lasciato libero di calciare dal limite da Yao, va a un nulla dal vantaggio, colpendo il palo alla destra di Baumann, il quale si accartoccia bene sul secondo tentativo del numero 14 rossonero.

L’equilibrio regna poi sovrano per una buona mezz’ora, fino al momento in cui gli ospiti, alla prima vera chance creata, passano a condurre. Il minuto in cui il punteggio si sblocca è il 36 e il merito è del duo Bottani-Vécsei. Il primo si prodiga in un assist all’indietro per il magiaro, il quale si aggiusta il pallone, si accentra e calcia. La traiettoria del tiro è lontana dai pali della porta, ma una beffarda e sfortunata deviazione di Djurić gonfia la porta neocastellana.

Come affermato da Lavanchy nell’intervista di metà gara ai microfoni di Teleclub, nella ripresa i bianconeri hanno un solo compito: difendere il minimo vantaggio. La tattica funziona alla perfezione fino al dodicesimo, quando un’ingenua trattenuta di Sulmoni su Pululu costringe Erlachner a decretare il calcio di rigore, che Nuzzolo fallisce malamente spedendo la sfera direttamente sulla traversa. Gli istanti seguenti sono di totale affanno per la retroguardia luganese, la quale però si dimena come meglio non potrebbe e respinge i vari tentativi neocastellani.

Esattamente alla metà della seconda parte i rossoneri, a conferma della pressione messa in campo dal rientro dagli spogliatoi, riescono a trovare il punto del pareggio con un ottimo inserimento del neo-entrato Pickel, che sfugge alla marcatura di tutti i ticinesi, su cross dalla sinistra di Huyghebaert. Da quel momento in poi, il Lugano vive una serata in affanno, con i padroni di casa che vanno avanti più per inerzia che per altri fattori.

I ragazzi di mister Celestini operano di rimessa, quando possono, e cercano di mantenere i neocastellani il più lontano possibile dalla propria area. Cosa che, a cinque giri d’orologio dal termine, non accade, perché un cross di Gomes viene respinto da Baumann sui piedi di Nuzzolo, che si divora il raddoppio. Dall’altra parte, Sadiku in tuffo non trova la rete solamente a causa di uno strepitoso intervento di Walthert.

I tre minuti di recupero non dicono più nulla e così la sfida si chiude senza vincitori né vinti. Per qualificarsi alla UEFA Europa League il Lugano dovrà così battere il Grasshopper sabato sera nel 36° e ultimo turno stagionale.

Neuchâtel Xamax FCS-FC Lugano 1-1 (0-1)

Stade de la Maladière – 6’882 spettatori.

Arbitro – Pascal Erlachner.

Reti – 36′ Igor Djurić 0-1 (autorete), 67′ Charles Pickel 1-1.

Ammoniti – 57′ Fulvio Sulmoni, 61′ Mustafa Sejmenović, 65′ Charles-André Doudin.

Neuchâtel Xamax FCS (3-3-2-2) – Laurent Walthert; Mustafa Sejmenović, Marcīs Ošs, Igor Djurić (63′ Charles Pickel); Mike Gomes, Max Veloso (82′ Geoffrey Tréand), Jérémy Huyghebaert; Charles-André Doudin, Samir Ramizi (59′ Kemal Ademi); Afimico Pululu, Raphaël Nuzzolo. Allenatore: Stéphane Henchoz.

FC Lugano (4-4-2) – Noam Baumann; Eloge Yao, Fulvio Sulmoni (74′ Dragan Mihajlović), Mijat Marić, Fabio Daprelà; Numa Lavanchy, Jonathan Sabbatini, Bálint Vécsei, Petar Brlek; Mattia Bottani (78′ Valon Fazliu), Armando Sadiku. Allenatore: Fabio Celestini.

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