RSL/BCL barrage, il Neuchâtel crea la sensazione e salva incredibilmente il suo posto in Super League!

scritto da Claudio Paronitti

Un’incredibile doppia sfida di spareggio tra Aarau e Neuchâtel Xamax viene decisa all’ultima occasione rimasta, i tiri dagli 11 metri. A spuntarla sono i rossoneri, che mantengono contro tutti i pronostici la massima categoria del pallone rossocrociato

Ciò che sembrava impossibile per tutti, per i giocatori neocastellani non lo è affatto. Incitati come non mai alla vigilia dal proprio allenatore, i rossoneri approcciano la sfida esattamente come i padroni di casa argoviesi, ossia con parecchia intensità, che costringe l’arbitro Jaccottet a fermare in diverse occasioni un gioco che, nei primi minuti, risulta spezzettato.

Passata la prima tempesta, eccone subito pronta un’altra. Dopo venti giri d’orologio di inesistenza offensiva da parte ospite, Leo interviene maldestramente su Karlen: calcio di rigore solare a favore dei romandi. Sul dischetto si presenta Serey Dié, che spiazza Nikolić, riaprendo le speranze. Queste ultime aumentano a dismisura con i due colpi di testa, entrambi su situazione da calcio d’angolo, di Ošs (29′) e Ademi (38′).

L’Aarau, dopo un inizio incoraggiante e in controllo, sente la pressione sulle proprie spalle, gioca con insicurezza e non riesce mai a mettere in ambasce la retroguardia neocastellana. Proprio come aveva previsto il futuro tecnico del Sion in fase di presentazione.

Nella prima parte della ripresa si gioca più a calci che a calcio. Jaccottet lascia correre parecchio, dirigendo un po’ “alla inglese”. Il gioco vero, tuttavia, latita e con esso anche le chance da rete. Al 72′, Tréand, lasciato solo soletto in mezzo all’area di rigore, modifica il corso del barrage, concretizzando la prima opportunità creata dalle due squadre nell’arco della seconda frazione. La replica di quanto accaduto giovedì è così servita.

Quando mancano sessanta secondi al termine dei novanta minuti regolamentari, Schneuwly si trova a un niente dal regalare agli argoviesi un ritorno nella massima serie. Il numero 15 di casa calcia sciaguratamente e inspiegabilmente alle stelle da una distanza di cinque metri dalla porta. A causa di questa assurdità si va ai supplementari.

I prolungamenti potrebbero scrivere subito una favola. Dopo appena 27 secondi, Frontino, che si ritirerà dal calcio professionistico, inventa un destro a giro dal limite dei suoi. La sfera termina incredibilmente la sua corsa… sul palo, negando al fantasista la gioia del gol. I trenta minuti successivi risultano di proprietà bianconera. Ciononostante, non si registrano altre segnature e come logica conseguenza tutto si decide alla crudele appendice dei calci di rigore.

Per terminare un’infinita stagione agonistica, ecco la serie finale delle conclusioni dal dischetto: Zverotić (parato), Veloso (0-1), Jäckle (1-1), Tréand (1-2), Bürgy (2-2), Corbaz (2-3), Mišić (3-3), Ademi (3-4), Karanović (4-4), Serey Dié (4-5). Lo Xamax è salvo!

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