RSL, Da Costa vanifica a modo suo il vantaggio di Sadiku: il Lugano torna da Basilea con un buon punto

scritto da Claudio Paronitti

La 28ª giornata di Raiffeisen Super League ha permesso al Lugano di aumentare a sei le partite con almeno un punto conquistato. L’uno a uno di Basilea grida vendetta, in quanto, non fosse stato per l’errore di Da Costa, i bianconeri sarebbero tornati a casa con la posta piena

Sono tre i numeri che riassumono alla perfezione la prima frazione in terra renana: zero, uno e due. Zero, come le reti e le vere occasioni per sbloccare il risultato. Uno, come il lungo momento di apprensione vissuto poco prima della mezz’ora. Due, infine, come le sanzioni comminate dal direttore di gara (la seconda – giallo a Cömert – avrebbe dovuto diventare subito rosso per fallo da ultimo uomo).

All’interno di quarantacinque minuti decisamente soporiferi, non ci si può non soffermare sullo spavento che ha riguardato la salute di Baumann. Il portiere bianconero, uscito in volo per cercare di respingere un cross di Kuzmanović, entra in collisione aerea con Balanta. I due si contattano in modo fortuito. Ma se per il colombiano non ci sono problemi, diversa è la storia per l’elvetico, il quale ricade sul terreno con la faccia e rimane sullo stesso privo di sensi per alcuni, infiniti, secondi. Fortunatamente, dopo l’immediato intervento dei sanitari, il luganese si rialza e, per evitare guai peggiori, viene giustamente sostituito da Da Costa. Da segnalare la sportività del pubblico di casa, che applaude il ritorno negli spogliatoi di Baumann.

Per il resto, gli sbadigli hanno la meglio su un gioco che latita da ambo le parti. Il merito principale è di una squadra ospite che si difende con ordine, non lasciando alcuno spazio ai rossoblù, ma che, di riflesso, fatica a proporsi nella tre quarti offensiva, che, obiettivamente, sembra più un deserto che una porzione di campo da calcio.

Questo aspetto viene evidenziato ancor di più nella ripresa, in cui i rossoblù, pur senza crearsi delle chiare chance, mettono alle corde i luganesi, costringendoli a una strenua difesa del risultato. Poi, quasi inaspettatamente e come un fulmine a ciel sereno, esattamente alla metà della seconda frazione, i bianconeri trovano con il primo tiro in porta il gol del vantaggio grazie a un missile da trenta metri di Sadiku, che non ci pensa troppo, non cincischia affatto e gonfia la rete per la seconda gioia personale dal suo ritorno a Lugano.

A un quarto d’ora dal termine, a seguito del settimo calcio d’angolo a favore dei rossoblù (contro zero), ecco materializzarsi la classica indecisione di Da Costa. Inoperoso fino a questo momento, il sostituto di Baumann la combina davvero grossa, lasciando davanti a sé una palla semplice da addomesticare e permettendo a Suchý di appoggiare la sfera in fondo alla rete.

Da lì in poi non succede più nulla di rilevante, se non un colpo di testa sulla traversa di van Wolfswinkel al 90′ e un’occasione di Daprelà al 93′. Sul display del St. Jakob-Park appare così il risultato finale di uno a uno. Un punto che, alla fine, può soddisfare il Lugano, anche se, senza l’errore di Da Costa, la posta piena sarebbe stata assicurata e, di conseguenza, anche la salvezza quasi matematica.

FC Basel 1893-FC Lugano 1-1 (0-0)

St. Jakob-Park, Basel – 21’533 spettatori.

Arbitro – Urs Schnyder / Assistenti – Jan Köbeli e Sertac Kurnazca.

Reti – 67′ Armando Sadiku 0-1, 75′ Marek Suchý 1-1.

Ammoniti – 24′ Taulant Xhaka, 41′ Eray Cömert, 58′ Domen Črnigoj, 81′ Armando Sadiku, 93′ Éder Balanta.

FC Basel 1893 (4-2-3-1) – Jonas Omlin; Taulant Xhaka, Eray Cömert, Marek Suchý, Raoul Petretta; Zdravko Kuzmanović (68′ Fabian Frei), Éder Balanta; Ricky van Wolfswinkel, Samuele Campo (68′ Luca Zuffi), Noah Okafor (83′ Edon Zhegrova); Albian Ajeti. Allenatore: Marcel Koller.

FC Lugano (3-5-2) – Noam Baumann (30′ David Da Costa); Fulvio Sulmoni, Mijat Marić (64′ Carlinhos Junior), Fabio Daprelà; Numa Lavanchy, Miroslav Čovilo, Jonathan Sabbatini, Bálint Vécsei, Domen Črnigoj; Mattia Bottani (46′ Armando Sadiku), Alexander Gerndt. Allenatore: Fabio Celestini.

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