RSL – i top e i flop della 21esima giornata

scritto da Pier Luigi Giganti

I TOP

  1. Kololli: classe e tracotanza. Pur sconfitto nell’incontro a porte aperte del Sankt Jakob, il laterale di Celestini, riciclato per l’occasione come centrocampista, dà spettacolo. Corse a perdifiato per 90 minuti e una doppietta condita da tecnica pura e sbruffoneria;
  2. Janko: i suoi ventun minuti coincidono con la mega-rimonta del Basilea, e non può essere un caso. L’austriaco è letale e infila la rete decisiva subito dopo essersi visto annullare un altro punto per fuorigioco. Stupisce, e parecchio, che nelle gerarchie di Fischer sia soltanto l’attaccante numero tre;
  3. Ajeti: ha cominciato il girone di ritorno caricato a palla. Tre partite e tre reti. Fisicamente strabordante, contro il Lucerna ci mette anche tecnica sopraffina. La mente sangallese è Barnetta, ma il braccio di nome fa Albian.

I FLOP

  1. Maniere: ormai è chiaro. Non c’è top e flop di giornata che si rispetti se dietro la lavagna non finisce un difensore losannese. Tomas e Monteiro l’hanno preceduto, ma quest’oggi il posto meno ambito della settimana spetta al venticinquenne di Vallorbe. Quando si spinge in attacco impensierisce Vaclik, ma nei suoi sedici metri è una frana: fuori tempo, fuori posizione, insomma fuori partita. Gli attaccanti rossoblù ringraziano e portano a casa il poker;
  2. Pnishi: quando alla prima di ritorno il numero sei degli zurighesi ha deluso si pensava che fosse perché stesse giocando fuori ruolo, davanti alla difesa. Contro il Sion opera nel cuore della retroguardia – la posizione che gli appartiene – ma commette gli stessi errori, gioca con la medesima leggerezza. Di questo passo la prossima partita la vedrà seduto accanto a Tami;
  3. Sanogo: una delle qualità dell’ivoriano è la capacità di scalare in difesa per dare superiorità numerica ai suoi. Sabato sera, però, in occasione del 2-1 sangallese s’inventa un assist al contrario che non vedi nemmeno in quinta lega.

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