RSL, il giocattolo bianconero si è inceppato

scritto da Claudio Paronitti

Mirko Salvi 2Autori di una prova per lunghi tratti imbarazzante, al “Tourbillon” i bianconeri incappano nella seconda sconfitta in quattro giorni. La prematura uscita di scena in Coppa  allo stadio degli ottavi di finale non è stata ancora digerita e questo tardo pomeriggio in terra vallesana se ne è avuta la conferma. La truppa di Manzo subisce il peggior passivo della stagione, una manita che, se non fosse stato per gli interventi decisivi di Salvi, avrebbe potuto essere ancora più rilevante. A un Sion solido difensivamente e brillante in ogni parte del campo, bastano invece solamente 48 secondi per indirizzare la partita sui binari voluti

Sion, Sion e ancora Sion. Il motivetto della partita si può riassumere con questa semplice parola di quattro lettere. Il Lugano è ancora con la testa nell’atrio dell’albergo che lo ha ospitato nella notte. Un errore madornale. I padroni di casa non chiedevano altro. Akolo prende palla a centrocampo, dribbla troppo facilmente due difensori bianconeri, passa alla tangente per Carlitos che centra una palla che Gekas infila alle spalle di Salvi. Quarantotto (!) secondi si leggono sul cronometro e il Sion è già sull’1-0. Inizio peggiore non poteva esserci per la truppa di Manzo, che subisce per tutta la prima frazione la pressione degli avversari. I quali si creano occasioni a raffica, come al 9′ quando nel giro di una manciata di secondi il taccuino si riempie di tre nitide palle-gol. La punizione di Carlitos dalla destra crea confusione assoluta nell’area bianconera, la sfera giunge sui piedi di Karlen che tira a botta sicura. Mariani è presente sulla linea e respinge la palla che finisce sui piedi di Gekas: palo. Ancora il greco di sinistro manda il pallone a lato di un nulla. Passano tre giri d’orologio e Salvi è miracoloso sul siluro dal limite, sempre scagliato da Gekas. Alla festa del tiro partecipa pure Salatic, ma il suo tentativo termina alto. Salvi è il migliore dei suoi, sventando prima un intervento maldestro di Ceesay che stava per provocare una clamorosa autorete e poi su un velenoso tiro-cross di Carlitos. Il Lugano si sveglia dal torpore, per così dire, con una punizione telefonata di Alioski. Il raddoppio vallesano giunge poco dopo la mezz’ora di gioco. Zverotic illumina, Akolo parte in posizione regolare e, complice la non perfetta marcatura di Rouiller, batte Salvi. Le telecamere vanno a scovare un volto perso nel vuoto: è quello del mister bianconero, che a questo punto non sa più a quali santi rivolgersi. E il peggio deve ancora arrivare. È infatti il 38′ quando Gekas mette a segno la sua doppietta personale. Una rimessa da distanza siderale trova la retroguardia luganese impreparata. Padalino liscia clamorosamente la sfera e l’ellenico da vero rapace dell’area di rigore infila un povero Salvi. Gli ultimi cinque minuti vedono i bianconeri alzare un po’ di più il proprio baricentro. Alioski, sprecato nella posizione di terzino sinistro, crossa per Vécsei, il cui colpo di testa è troppo debole e non impensierisce minimamente Mitryushkin. Il Presidente del Sion, Constantin, in tribuna se la ride e ne ha ben donde. Anche se, proprio alla fine dei 45 minuti regolamentari, il Lugano, e in particolare un indomo Gianni Alioski, riesce a far breccia nella difesa vallesana. Il macedone si beve un paio di avversari, fa partire un missile che si infrange sulla traversa. Sulla respinta Rosseti è pronto e di piatto sinistro fa 3-1. È un brodino che ha almeno il merito di rendere meno pesante il passivo del primo periodo.

Al rientro dagli spogliatoi la musica non cambia. Il Sion continua a veleggiare sulle ali di un ritrovato entusiasmo (soprattutto da quando sulla panchina siede il tedesco Zeidler) e dispone a proprio piacimento dell’avversario. A proporsi per primo è Lüchinger, che vede il suo tiro da fuori deviato in corner da Ceesay. Poi è il turno di Karlen che, complice un’altra deviazione, stavolta di Rouiller, calcia dal limite dell’area trovando la sua prima marcatura stagionale e infilando il poker biancorosso. I ticinesi propongono azioni sporadiche e su una di queste Aguirre, che riceve un cross perfetto di Alioski dalla lunga distanza, impatta troppo debolmente di testa con Mitryushkin che si ritrova il pallone tra le proprie braccia. La girandola di cambi, su entrambi i fronti, non cambia la sostanza della gara. È sempre e solo Salvi l’unico bianconero a meritarsi una nota positiva, salvando alla grande su Konaté. Nonostante l’ampio margine, gli uomini di Zeidler non si accontentano e continuano a macinare gioco, proponendo azioni spettacolari, sia di squadra che individuali. Negli ultimi cinque minuti Assifuah si erge protagonista di un paio di incursioni personali che terminano con conclusioni a lato di poco (prima di sinistro e poi di destro). Ma, se la nota iniziale dell’incontro è stata la rete di Gekas, la chiusura non poteva essere altro che un altro gol. A qualche secondo dallo scadere dei 3 minuti di recupero concessi dal direttore di gara Salatic insacca di testa il quinto punto per i suoi su punizione magistrale calciata da Carlitos. Pure in questo caso la retroguardia bianconera fa acqua dappertutto.

Con un primo tempo da favola, e un secondo controllato senza dover sudare le proverbiali sette camicie, il Sion conquista tre punti che lo mantengono al secondo rango. La cura-Zeidler è stata benefica per la società di Constantin, il quale vede finalmente i suoi uomini in una posizione di classifica più consona al cospetto del proprio livello. Da parte bianconera, invece, le riflessioni sull’atteggiamento e sull’approccio alle gare devono per forza di cose continuare. Trovare una soluzione alla situazione attuale non è affatto semplice. È vero, oggi la formazione era di totale emergenza. Ma, se come sostiene mister Manzo, chi gioca meno ha le stesse qualità dei titolari, allora occorre mostrarle al più presto, piuttosto che lasciarle nello spogliatoio, o meglio nell’albergo in cui ci si è rintanati aspettando questa sfida.

IL TABELLINO

FC SION-FC LUGANO 5-1 (3-1)

TOURBILLON  – 9’600 spettatori.

ARBITRO – Nikolaj Hänni; ASSISTENTI – Remy Zgraggen e Carmine Sangiovanni; QUARTO UOMO – Alain Bieri.

RETI – 1′ Theofanis Gekas 1-0, 34′ Chadrac Akolo 2-0, 38′ Theofanis Gekas 3-0, 45′ Lorenzo Rosseti 3-1, 58′ Grégory Karlen 4-1, 93′ Veroljub Salatic 5-1.

AMMONITI – 8′ Assan Ceesay, 20′ Rodrigo Aguirre (diffidato, salterà per squalifica il San Gallo), 70′ Ezgjan Alioski, 74′ Orlando Urbano, 77′ Joaquim Adão, 81′ Antoine Rey.

RECUPERI – 1′ pt; 3′ st.

FC SION (4-2-1-3) – Anton Mitryushkin; Nicolas Lüchinger, Elsad Zverotic, Reto Ziegler, Pa Modou; Veroljub Salatic, Vincent Sierro (59′ Joaquim Adão); Cariltos; Chadrac Akolo (72′ Ebenezer Assifuah), Theofanis Gekas (63′ Moussa Konaté), Grégory Karlen. Allenatore: Peter Zeidler.

FC LUGANO (4-3-3) – Mirko Salvi; Dragan Mihajlovic (21′ Marco Padalino), Steve Rouiller, Orlando Urbano, Ezgjan Alioski; Bálint Vécsei, Davide Mariani, Domen Crnigoj (46′ Antoine Rey); Rodrigo Aguirre, Lorenzo Rosseti, Assan Ceesay (57′ Ofir Mizrachi). Allenatore: Andrea Manzo.