RSL, il Lugano sbatte contro i pali e il cinismo del Lucerna

scritto da Claudio Paronitti

Il Lucerna continua a essere la bestia nera del Lugano. I confederati superano i bianconeri per la quarta volta consecutiva in campionato, capitalizzando al massimo le occasioni create. I padroni di casa si infrangono contro tre clamorosi pali, che ne negano i tentativi di rimonta

La pioggia che cade copiosamente e senza interruzione non permette un gioco arioso e ragionato. Fraseggiare su un campo inzuppato è complicato, sia per l’una che per l’altra squadra. Le azioni di una certa rilevanza risultano essere di conseguenza ridotte al lumicino. Il gol può arrivare su una ripartenza e su un tiro preciso scagliato dalla distanza. Proprio quello che accade al 37′, quando Vargas riceve palla sulla tre quarti, avanza fin sui sedici metri e fa partire un destro a mezza altezza imparabile per chiunque. Peccato per i bianconeri, i quali sono più propositivi di un avversario che agisce quasi solo esclusivamente di rimessa. La chance più grossa per superare Zibung capita sulla testa di capitan Sabbatini, che termina alta dopo uno strano rimbalzo in area di rigore.

Inizio da incubo alla ripresa: un errore pacchiano di Da Costa, che non riesce a trattenere un tiro debole dal limite permette a Schneuwly di accentuarsi sul pallone come un falco e infilare il punto del raddoppio biancoblù. Le speranze di rimonta dei padroni di casa si infrangono sul palo, colpito in ben due occasioni tra il 50′ e il 60′ con Junior e Sabbatini. La crudele legge del calcio dice che chi sbaglia purtroppo paga. Sull’ennesimo contropiede ospite cala il sipario sulla sfida, perché Vargas capitalizza al massimo il lavoro preparatorio di Eleke. Il gran sinistro a giro di Junior riaccende la flebile fiammella nei cuori bianconeri. Il minuto è il numero 72. Tre giri di lancetta più tardi gli ospiti riportano a tre le reti di distanza con Eleke, che batte sul primo palo il portiere svizzero-portoghese dei luganesi.

È il punto finale a una partita in cui al Lucerna è riuscito tutto, mentre ai bianconeri non è rimasto altro che una prestazione generosa, alla quale è mancata un po’ di fortuna. Come successo nel recupero a Janko, che colpisce per la terza volta il montante. Evidentemente, non era serata per i ticinesi.

FC Lugano-FC Luzern 1-4 (0-1)

Stadio Cornaredo – 2’350 spettatori.

Arbitro – Urs Schnyder / Assistenti – Efe Kurnacza e Carmine Sangiovanni / Quarto ufficiale – Vladimir Ovacharov.

Reti – 37′ Ruben Vargas 0-1, 47′ Christian Schneuwly 0-2, 61′ Ruben Vargas 0-3, 72′ Carlinhos Junior 1-3, 75′ Blessing Eleke 1-4.

FC Lugano (4-1-2-1-2) – David Da Costa; Dragan Mihajlović, Mijat Marić, Fulvio Sulmoni, Edoardo Masciangelo; Mario Piccinocchi; Bálint Vécsei (54′ Miroslav Čovilo), Petar Brlek (67′ Marc Janko); Jonathan Sabbatini; Mattia Bottani (76′ Alexander Gerndt), Carlinhos Junior. Allenatore: Fabio Celestini.

FC Luzern (4-2-3-1) – David Zibung; Simon Grether, Lucas Alves, Stefan Knezević, Christian Schwegler; Idriz Voca, Marvin Schulz; Ruben Vargas (67′ Filip Ugrinić), Christian Schneuwly (78′ Lazar Cirković), Pascal Schürpf; Tomi Jurić (54′ Blessing Eleke). Allenatore: René Weiler.

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