RSL, l’anteprima di Lugano-San Gallo: l’attitudine dev’essere quella della ripresa di Malmö, costante però per tutti i 90′

scritto da Claudio Paronitti

A partire dalle ore 16:00 di domani, domenica 27 ottobre 2019, il Lugano tornerà a calcare il terreno di Cornaredo, dimostratosi finora un vero e proprio tabù

L’avversario dei bianconeri nella 12ª giornata sarà il San Gallo, la squadra più in forma di questo periodo in Raiffeisen Super League con cinque vittorie (e un pareggio) nelle ultime sei uscite. Curiosamente, questa striscia positiva ha preso avvio con l’incontro casalingo con… i sottocenerini! Un motivo in più dunque per mettere fine a questo momento in cui i ragazzi guidati da Peter Zeidler escono sempre sorridenti dal rettangolo verde. Per ottenere un risultato importante, i protetti di mister Fabio Celestini dovranno avere l’attitudine mostrata nella ripresa di Malmö. Appunto.

Riprendendo le parole pronunciate alla RSI dal Presidente del sodalizio Angelo Renzetti nell’immediato dopo-gara in Svezia, l’approccio alla sfida è stato l’emblema della stagione luganese. La costanza di rendimento non è un atout del gruppo, che alterna frazioni eccellenti ad altre abuliche e senza spunti di rilievo. Il primo tempo di Malmö ha mostrato una squadra fiacca e in balìa della manovra biancoblù, mentre nella ripresa la situazione si è ribaltata, con dei bianconeri molto più positivi, aggressivi e volenterosi. È però venuto a mancare, gol e palo a parte, quel guizzo che serviva per fare in modo che la sconfitta si traducesse almeno in un pareggio.

Ora, il pensiero è rivolto esclusivamente al duello con i biancoverdi provenienti dalla Svizzera orientale. Un match mai banale e, la storia recente racconta, diverso da tutti gli altri per tutta una serie di fattori. L’intenzione di Alexander Gerndt e compagni sarà quella di portare a sette i quattro punti conquistati nelle prime due uscite del secondo girone. Raggiungere questo obiettivo non è impossibile. Occorrerà però mantenere l’attenzione su tutto l’arco dell’incontro, perché ogni errore, tanto in Europa quanto in Svizzera, viene pagato a carissimo prezzo.

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