RSL: Le cinque cose che ci ha detto la 22esima giornata

scritto da Pier Luigi Giganti

Ecco i cinque spunti di riflessione che ci ha regalato il fine settimana di Super League:

  • Non gli si può dare il premio dell’originalità, a precederlo fu infatti poco più di tre anni fa Samuel Eto’o. Stiamo parlando di Ferreira e dell’esultanza da vecchio, quella con il bastone e il mal di schiena, nella sfida da sei punti tra il suo Thun e il Vaduz. Così il 34enne svizzero-portoghese ha voluto celebrare in un colpo solo il suo ritorno sulla scena principale del calcio elvetico e il punto del 3-3 che ha lanciato la contro-rimonta vincente dei bernesi;
  • Piccoli, infinitesimali miglioramenti. Rispetto alle settimane scorse le Cavallette hanno almeno segnato le loro prime reti del 2017, giunte comunque su errori avversari. Anche la sfida casalinga contro lo Young Boys, però, non ha fatto muovere la classifica e l’occasione di incrementare il margine su Losanna e Vaduz è andata persa. L’infortunio muscolare a Dabbur è, poi, un colpo durissimo che colpisce un morale già pericolosamente sotto i tacchi;
  • A volta ti chiedi se gli allenatori ne sappiano una più del Diavolo o semplicemente compiano errori da dilettanti. Contro il Basilea Babbel decide di dare un turno di riposa alle sue principali bocche da fuoco, Marco Schneuwly e Neumayr. Mercoledì c’è il “derby” di Coppa contro l’Aarau e allora la mossa fai finta di capirla. Ma poi rifletti e ti chiedi se i biancoblu della Swissporarena abbiano già rinunciato, quando alla fine del torneo mancano quattordici partite, a lottare per il secondo posto, pur sempre foriero dell’opzione Champions. Un altro paio di considerazioni a margine: l’Aarau visto ieri al Comunale merita molto meno rispetto di quello che sembra portargli il tecnico lucernese; il Basilea è già di un’altra categoria, se poi lo si affronta volutamente indeboliti …
  • Un gol da babbeo concesso dal tuo elemento migliore, 34 minuti in superiorità numerica (rosso a Zverotic) non sfruttati, l’esterno del palo colpito al 91’ da Torres. Tre segnali, uno peggio dell’altro: che questa sia veramente una stagione no per il Losanna?
  • Tre punti che lanciano il Lugano a più sette sul Vaduz, quasi nella bambagia di un confortevole centro-classifica. E proprio qui sta il rischio maggiore: credere di essere già a metà dell’opera. Invece, sabato prossimo arriva al Comunale il Losanna e bisognerà essere pronti per sferzargli il colpo di grazia, senza dormire sugli allori.

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